Roma, 5 giugno 2025 – La Commissione Europea ha proposto di prorogare la protezione temporanea per i rifugiati ucraini fino al 4 marzo 2027, rispondendo alla situazione di oltre 4,3 milioni di ucraini fuggiti nell’Unione europea dopo l’invasione russa. La proposta mira a garantire la certezza del diritto sia per i rifugiati che per gli Stati membri, assicurando che vengano applicati gli stessi standard di protezione in tutta l’UE. La Commissione precisa che questo regime continuerà a tutelare gli sfollati ucraini senza la necessità di presentare ulteriori richieste di protezione internazionale.
Oltre alla proroga, la Commissione ha illustrato una serie di misure per accompagnare i rifugiati verso una transizione più stabile, definendo una vera e propria “transizione coordinata” verso altri status giuridici o, in alternativa, per un rientro graduale e sicuro in patria. La raccomandazione del Consiglio, presentata insieme alla proposta di proroga, include diverse azioni concrete:
- Promuovere e facilitare la transizione verso altri status giuridici, come permessi di soggiorno per motivi di lavoro, studio o ricerca, o lo status nazionale di residente di lungo periodo, per rispecchiare meglio l’integrazione già avvenuta in molti casi.
- Preparare la strada per un ritorno graduale e una reintegrazione sostenibile in Ucraina, sostenendo programmi di rimpatrio volontario e visite esplorative in patria, in stretto coordinamento con le autorità ucraine.
- Fornire migliori informazioni sulle opzioni disponibili attraverso la creazione di Unity Hubs, centri di informazione multifunzionali finanziati con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF), per supportare sia l’integrazione nei Paesi ospitanti che il rientro in Ucraina. Inoltre, la Commissione nominerà un inviato speciale per gli ucraini nell’UE.
- Rafforzare il coordinamento e lo scambio di informazioni tra Stati membri e autorità ucraine tramite la Piattaforma di solidarietà, la Piattaforma di registrazione della protezione temporanea e la rete di preparazione alla migrazione, per garantire una risposta efficace e tempestiva alla crisi.
La proposta della Commissione sarà ora esaminata dal Consiglio dell’UE, che dovrà adottare formalmente sia la proroga della protezione temporanea che la raccomandazione relativa alle misure di transizione.