Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Provincia di Roma. Mozione di Minnucci (Pd) a sostegno della legge sulla cittadinanza

Obiettivo è ottenere la cittadinanza a cinque anni invece dei dieci attuali Roma, 3 dicembre 2009 – Una mozione di sostegno alla proposta di legge Sarubbi-Granata, per l’abbreviazione dei termini per ottenere la cittadinanza a cinque anni invece dei dieci attuali e la possibilita’ per i bambini nati in Italia da stranieri di diventare cittadini italiani.

E’ stata presentata al consiglio provinciale di Roma, da Emiliano Minnucci, consigliere del Pd, che, nella mozione, chiede che vengano anche messe in atto "iniziative per favorire l’integrazione di coloro che vivono, studiano o lavorano nel nostro territorio, nonchè favorire occasioni di confronto e approfondimento sul tema dei Diritti di Cittadinanza".

”E’ necessario – sostiene Minnucci – esigere il rispetto delle leggi italiane, da parte di chi viene a vivere nel nostro paese, ma allo stesso tempo, intraprendere politiche per favorire e incentivare il percorso di integrazione, superare la paura dell’ ‘altro’ da parte degli italiani e il senso di esclusione da parte dei cittadini immigrati". "L’esigenza di favorire l’integrazione dei residenti stranieri e’ particolarmente urgente – continua – anche per contrastare fenomeni d’intolleranza di natura xenofoba purtroppo sempre piu’ frequenti nel territorio e che norme, come quelle contenute nel pacchetto anti-sicurezza, sembrano aver quasi legittimato”.

"Roma – spiega Minnucci – secondo gli ultimi dati Upi-Eures, si afferma come la Provincia laziale piu’ ‘multietnica’, con una incidenza di stranieri residenti pari al 7,9% e occupando il 24esimo posto in Italia. Cresce anche il numero di lavoratori stranieri, che producono ricchezza nel nostro territorio. Roma – sottolinea – e’ al primo posto tra le province del Lazio e al 18esimo tra le province italiane, con una incidenza del 9,6%.

Soltanto nelle scuole della Provincia, inoltre, secondo dati Caritas, ci sono 50mila minori, figli di immigrati, che si sentono e sono considerati italiani da tutti, tranne che dallo Stato". "Non possiamo piu’ ignorare che societa’ e demografia stanno cambiando velocemente – aggiunge Minnucci – ne’ accettare una politica che faccia dello ‘straniero’ il catalizzatore di ansie, paure, incertezze. E’ tempo – conclude – di sciogliere quel nodo fondamentale rappresentato non solo dall’accettazione della diversita’, ma anche dall’uguaglianza dei doveri e dei diritti".

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version