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“Carceri piene per le norme anticlandestini”

Rapporto di Antigone sulla popolazione carceraria. ""Due terzi della crescita dovuta agli stranieri"

Roma – 22 ottobre 2010 –  L’associazione Antigone ha presentato oggi a Roma il settimo rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia.
 
I dati dimostrano un sostanziale sovraffollamento delle carceri; nei 206 istituti di detenzione osservati, il rapporto  è di  68.527 detenuti per 44.612 posti letto regolamentari.
Delicata anche la situazione dei detenuti stranieri che sono oltre i 25 mila unità. Solo dieci anni fa erano 14.057. 
 
Negli ultimi dieci anni, infatti, gli stranieri in carcere sono aumentati di 11.107 unità. Secondi i dati presentati dall’associazione Antigone “i due terzi della crescita della popolazione carceraria e’ stata determinata dagli stranieri”. Un aumento quello dei detenuti stranieri provocato, secondo l’associazione, da leggi che puniscono l’inottemperanza dell’obbligo di espulsione e prevedono pena maggiori per i recidivi. 
 
Il rapporto derivato dalle visite fatte dall’associazione nei mesi di giugno e luglio scorsi, risulta che la maggioranza delle carceri risultano fuori legge dal punto di vista socio-sanitario. Per questo sono già 1.300 le richieste di ricorso alla Corte Europea per i diritti umani contro le condizioni di vita inumane. 
 
Secondo i dati di Antigone la situazione della popolazione carceraria è così distribuita: il 43,7% dei detenuti e’ imputato, 15.233 sono i detenuti in attesa di giudizio, li che rappresenta un record assoluto in Europa. Sono 28.154 quelli che hanno commesso violazioni della legge sulle droghe e 11.601 le persone che devono scontare una pena inferiore a un anno di cui la metà sono  stranieri. Gli ergastolani italiani sono 1.437 mentre gli stranieri 54. 
 
Il panorama etnico della presenza straniera nelle carceri vede i detenuti marocchini al primo posto con 5.330 presenze, erano 3.096 nel 2000; seguiti dai tunisini 3.225 (2.148 nel 2000) e dai romeni, 3.045 (529 nel 2000).
 
Marco Iorio
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