Gianluca Buonanno, europarlamentare e sindaco di Borgosesia: “Per accedere alle sovvenzioni comunali, i residenti indiani dovranno firmare una dichiarazione contro i loro governo. Occhio per occhio e dente per dente”
Roma – 5 settembre 2014 – Il leghista Gianluca Buonanno se ne è già inventate tante: dalle spigole esibite alla Camera mentre si discuteva del reato di immigrazione clandestina al burqa indossato a Strasburgo per il suo esordio da Europarlamentare.
L’ultima (per ora, non illudiamoci…) l’ha tirata fuori dal cilindro martedì scorso a Borgosesia, cittadina in provincia di Vercelli dove è sindaco: "Ho stabilito che i cittadini indiani residenti potranno accedere alle sovvenzioni comunali solo dopo aver sottoscritto una dichiarazione in cui si condanna l'atteggiamento del governo indiano e si richiede la liberazione dei marinai italiani".
Un ricatto che lui spiega così: "La sicurezza, la giustizia, la solidarietà di cui godono i cittadini indiani in Italia devono trovare conferma negli stessi diritti per gli italiani in India, oppure sarà ora di tornare al biblico occhio per occhio e dente per dente, visto che in questa vicenda la guancia è già stata porta".
Annunci a parte, ancora non è chiaro cosa ci sia scritto di preciso nella delibera firmata da Buonanno. Non c’è però bisogno di leggerla per essere sicuri che qualunque giudice ne farebbe carta straccia per quanto puzza di razzismo e violazione della libertà di opinione.
A Buonanno, però, evidentemente basta il gesto: "Considerato l'atteggiamento vergognoso e inconcludente con cui i governi Monti, Letta e Renzi hanno gestito la vicenda dei marò italiani, ho deciso di mobilitarmi in prima persona, confidando nel fatto che molti altri amministratori seguano il mio esempio".
EP