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“Non togliamo le panchine per gli immigrati, ma mettiamo cuscini”

Il sindaco di Acquaformosa vuole ‘deleghistizzare’ il paese e fa un decalogo di comportamento

Cosenza – 7 agosto 2009 – Il sindaco del Pd Giovanni Manoccio e il consiglio comunale di Acquaformosa, in provincia di Cosenza, decidono di dire ‘No al Carroccio’ e di ‘deleghistizzare’ il paese in un modo singolare. Alla base di questa provocatoria decisione c’è l’intenzione di indurre il Nord a conoscere meglio il Sud. Lo si farà attraverso una serie di cartelloni e con un decalogo di comportamento, in cui si parla anche di immigrati e di rispetto delle loro culture e religioni.

Questi i punti del decalogo:
1. Nel nostro paese non togliamo le panchine per gli immigrati, anzi le addobbiamo di cuscini.
2. Nel nostro paese non disinfettiamo i luoghi dove vivono gli immigrati: i nostri luoghi sono puliti naturalmente.
3. Nel nostro paese è vietato scrivere ‘Forza Etna o Forza Vesuvio’: è consentito scrivere ‘Fate l’amore e non la guerra’.
4. Nel nostro paese è vietato fare gli esami di dialetto: nelle scuole basta l’esame di abilitazione nazionale.
5. Nel nostro paese non sono ammesse le ronde: è consentito il libero passeggio e lo ”struscio”.
6. Nel nostro paese sono abolite le magliette con scritte offensive verso l’Islam: ”meglio essere nudi che cretini”.
7. Nel nostro paese non si possono cantare le canzoni che inneggiano alla ”monnezza di Napoli” si può cantare ‘O sole mio’.
8. Nel nostro paese non occorre affermare di ”avercelo duro: tutti lo sanno già”.
9. Nel nostro paese non si può gridare ‘Roma ladrona’: si può cantare ‘Roma Capoccia’.
10. Nel nostro paese Alberto da Giussano, è ritenuto un dilettante al cospetto del nostro Giorgio Castriota Skanderbegh.

Cosa ne pensate di questo regolamento che vuole insegnare ai leghisti il rispetto dell’altro e le norme del comportamento civile? Voi, quali altri punti aggiungereste per far diventare la vostra città come la vorreste?

A.I.

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