In Svezia e Danimarca non verranno più prodotte le skipper mix, liquirizia a forma di maschere tribali che alcuni consumatori ritenevano offensive. In Italia abbiamo anche i negretti
Roma – 20 gennaio 2014 – Politicamente scorrette, addirittura razziste. Parole? No, caramelle.
Le Skipper mix sono liquirizie gommose prodotte dal colosso Haribo. Vorrebbero ricordare i souvenir raccolti in giro per il mondo dal capitano di una nave e hanno la forma di maschere tribali africane, asiatiche e sudamericane. Potrebbero sembrare però anche le caricature di tratti somatici tanto care a certa iconografia razzista.
È così che diversi consumatori di Svezia e Danimarca hanno dato il via sui social network a una campagna di protesta. “Multiculturalismo, retaggio coloniale o tratta degli schiavi? #haribo skipper mix mi fa pensare alla Danimarca e alla mia eredità culturale danese” ha twittato per esempio una di loro, Dane Saam Kapadia.
A un mese dall’inizio della protesta (ma il realtà le caramelle sono in vendita da anni), Haribo ha ceduto. Pur non riscontrando nelle sue caramelle “connotazioni negative”, Ola Dagliden, capo di Haribo Svezia, ha deciso che “manterremo il prodotto, ma elimineremo le parti che alcuni consumatori trovano offensive”.
In Italia, a quanto pare, siamo meno sensibili. Chi non conosce le liquirizie “testa di moro”, note anche come “negretti”, che altro non sono se faccette caricaturali di uomini africani? La stessa Haribo Italia ha liquirizie simili alle Skipper mix, e sul suo sito le chiama così: Melting Potes (Negretti mix).
EP