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Radicali: “Problema è Bossi-Fini, regolarizzare chi lavora”

Magi: “Servono nuove norme per l’integrazione. Premiare chi intraprende un percorso positivo”

 

Roma – 17 gennaio 2017 – “Il limite della proposta del Viminale, come riportata dalle anticipazioni della stampa, rimane la Bossi-Fini”.

Lo dice Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani. “È giusto – spiega – che i richiedenti asilo lavorino, come del resto potrebbero già fare, ma il problema è l’alto tasso di non riconoscimento della protezione. Se infatti una persona che viene formata e lavora poi non ottiene protezione non può neppure accedere a un permesso di soggiorno per rimanere legalmente in Italia”.

“Se si vuole davvero investire sull’integrazione – aggiunge Magi – non si puo’ fare a meno di mettere a punto nuovi strumenti legislativi, piu’ flessibili, che premino chi intraprende – o ha gia’ compiuto – un percorso positivo, impara l’italiano e si mette a disposizione delle forze sociali e produttive del territorio che lo accoglie. Solo cosi’ il lavoro diventerebbe uno strumento di inclusione e di governo efficace dei flussi migratori”. 

 

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