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Ragazza di colore data alle fiamme. Incubo Ku Klux Klan negli Usa

Ventenne aggredita da tre uomini in Lousiana, sulla sua macchina la scritta kkk. L’FBI ipotizza un  “hate crime”, l’associazione dei neri: “Aspettiamo di capire, ma il gruppo razzista è attivo”

Roma – 23 ottobre 2012 – Negli Usa torna l’incubo del ku klux klan, l’organizzazione razzista nata nel diciannovesimo secolo alla quale fanno ancora riferimento molti gruppi di suprematisti bianchi.

Secondo il racconto fatto alla Polizia, domenica notte Sharmeka Moffitt, una ventenne di colore, è stata assalita da tre uomini incappucciati in un parco di Winnsboro, cittadina della Louisiana. Questi l’hanno cosparsa di benzina e le hanno dato fuoco, inoltre hanno scritto le iniziali kkk sulla sua macchina.

Moffit è in condizioni critiche all’ospedale, con oltre la metà del corpo ustionato. L’FBI sta indagando su quello che sembra un “hate crime”, cioè un reato dettato da odio razziale.

Secondo il sindaco di Winnsboro Jackie Johnson  “è necessario non giungere a conclusioni affrettate. Non sono del tutto convinto che sia stato un attacco razzista. Bisogna rimanere fuori delle indagini per tutto il tempo di cui la polizia avrà bisogno per trovare l’artefice di questo gesto”.

Prudente anche Otis Chisley, il presidente della sezione locale della National Association for the Advancement of Colored People: “Aspettiamo di capire bene come sono andati i fatti. Raccomandiamo tutti di muoversi con prudenza”. “Il razzismo e l’attività del KKK – aggiunge però Chisley – sono una triste realtà in Louisiana. Qui da noi è ovunque, un fenomeno nascosto, ma che esiste”.

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