Ministro del lavoro Sacconi:"104mila i disoccupati , 213mila quelli inoccupati" Roma – 24 febbraio 2011 – Negli ultimi due anni il numero di disoccupati presenti in Italia è passato da 1,7 milioni del 2008 ad oltre 2 milioni nel 2010. L’aumento ha riguardato per 281 mila unità la componente italiana e per 104 mila quella straniera, con un variazione percentuale superiore al 60%, concentrato soprattutto nel primo anno di crisi.
E’ quanto emerge dal Rapporto sull’immigrazione in Italia presentato ieri dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e dal direttore generale per l’Immigrazione del ministero del Lavoro, Natale Forlani.
Senza ombra di dubbio, sono i maschi i più colpiti dalla crisi. Infatti, l’incremento delle persone in cerca di occupazione è pari al 34,6% tra il 2008 e il 2010, contro l’11,6% registrato dalle femmine
.
Variazione percentuale che si fa consistente tra gli stranieri: +101,5% e +37,9%, rispettivamente per maschi e femmine, contro il 28,7% e l’8,4% degli italiani. All’incremento delle persone straniere in cerca di occupazione si affianca una crescita consistente del tasso di disoccupazione.
In Italia, secondo i dati Istat, il bilancio nei due anni della crisi (2009 e 2010) indica una perdita di 554 mila posti di lavoro (realizzata per più di due terzi nel primo anno), ripartiti tra un calo degli occupati italiani pari a circa 863 mila unità (-4,0%) e a una crescita dell’occupazione immigrata di 309 mila unità (+17,6%).
A questo si aggiunge la diminuzione del tasso di occupazione, l’incremento del tasso di disoccupazione e del numero di persone in cerca di occupazione sia per gli italiani che per gli stranieri.
Tra il 2008 e il 2010, a fronte di un leggero calo della popolazione italiana dai 15 anni in su (-63 mila, -0,1%), si è registrato un aumento significativo di quella straniera (+626 mila, +24,4%).
Tali dinamiche demografiche si riversano sull’occupazione in modo diverso. Nel caso degli italiani, alla diminuzione del numero di occupati (-863 mila) si accompagna l’incremento dei disoccupati (+281 mila) e degli inattivi (+519 mila). Nel caso degli stranieri l’aumento della popolazione si riversa in ognuno dei tre aggregati: occupati (+309 mila), disoccupati (+104 mila) e inattivi (+213 mila).
Scarica la sintesi del rapporto