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Razzismo. Cisl: “Pari opportunità per contrastare discriminazioni”

"Occorre contrastare qualsiasi forma di sfruttamento o di discriminazione"

Roma, 22 marzo 2013 –  "Per denunciare forme di discriminazione e condizioni di grave sfruttamento di lavoratori stranieri impiegati in maniera illegale ed irregolare soprattutto nell'ambito di settori, tradizionalmente piu' esposti, come quello agricolo, delle costruzioni, del commercio e dei servizi, specie quelli rivolti alla persona, colf e badanti, la Cisl assieme a Cgil e Uil ha promosso il progetto "I nostri diritti sono anche i tuoi" predisposto dalle sedi regionali della Campania e che punta ad effettuare un monitoraggio del proprio territorio sul mancato inserimento lavorativo degli immigrati, siano essi neocomunitari che extraeuropei".

Lo dichiararto in una nota il Segretario confederale della Cisl, Liliana Ocmin.

"La Cisl – continua Ocmin – e' da sempre impegnata a contrastare qualsiasi forma di sfruttamento o di discriminazione che si manifesti sottoforma di dumping contrattuale, paghe al di sotto del minimo contrattuale, riduzioni arbitrarie delle stesse, pagamenti ritardati o mancati ed estenuanti orari di lavoro".

 "Tutti devono convincersi – conclude Ocmin – mondo politico, dell'associazionismo, istituzioni, sindacati, ciascuno assumendosi le proprie responsabilita', che prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, razziale e di genere, promuovendo il principio della parita' e delle pari opportunita', vuol dire combattere una cultura che sul piano economico non produce ne' sviluppo, ne' occupazione, ne' meritocrazia e non e' rispettosa della dignita' della persona".

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