Open Society Foundations iin campo per l’impennata di insulti e aggressioni registrata dopo l’elezione di Trump. “Forze oscure si sono risvegliate”
New York – 24 novembre 2016 – “Forze oscure si sono risvegliate con questa elezione, dobbiamo fare qualcosa per contrastare ciò che sta avvenendo“.
Il finaziere e filantropo George Soros ha spiegato così al New York Times la decisione di impegnare 10 milioni di euro dalla sua no profif Open Society Foundations nella lotta contro i crimini d’odio. Crimini in crescita negli Usa, secondo Soros, a causa della “retorica incendiaria” del neo eletto presidente Donald J. Trump.
Soros dice che questo impegno non vuole essere una dichiarazione politica su Trump. Ma sostiene che ciò che Trump e i suoi sostenitori hanno detto in campagna elettorale contro musulmani, messicani, donne e altri , sono “direttamente responsabili” del recente incremento dei crimini d’odio. “L’incendio è divampato durante la campagna ed è esploso davvero dopo l’elezione”.
Open Society Foundations ha intenzione di spendere nelle prossime settimane almeno 5 milioni di dollari per dare donazioni da 150 mila euro a gruppi delle comunità e organizzazioni per diritti civili che svilupperanno piano per combattere l’impennata recente di crimini d’odio e per lavorare con le vittime. Il resto dei soldi servirà a tracciare i crimini d’odio, che continuano spesso a sfuggire alle statistiche delle forze dell’ordine.
La scorsa settimana l’FBI ha riportato che lo scorso anno i crimini d’odio contro i musulmani americani sono cresciuti del 67%, e che contro tutti i gruppi c’è stato complessivamente un incremento del 6%. Nella settimana delle elezioni presidenziali, il Southern Poverty Law Center ha ricevuto più di 700 segnalazioni di molestie e potenziali crimini d’odio, tra insulti e aggressioni, soprattutto contro migranti, ma anche neri gay, musulmani e altre minoranze sono finite nel mirino nelle scuole, per le strade e nelle chiese.