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Razzismo. Kyenge all’Onu: “Non abbassiamo la guardia in Europa”

La ministra dell’integrazione: “Riscopriamo il valore della diversità, ribadiamo il diritto ad essere individui plurali”. Ban Ki-Moon: “La nomina di Kyenge è un messaggio importante”

New York – 12 settembre 2013 – . – ''Non abbassiamo la guardia! Non accontentiamoci dell'immagine rassicurante e gratificante di un'Europa terra di diritti e Nobel per la pace''.  La società civile va educata ''al diritto alla differenza'' per combattere gli ''atrocity crimes'' legati alla discriminazione e al razzismo che ancora si registrano nelle evolute democrazie europee.

 Lo ha detto ieri a New York il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge intervenendo all'Onu al dibattito "Responsability to protect: State responsability and prevention".

"E' vero – ha sottolineato Kyenge alla presenza del segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon – un importante cammino e' stato percorso, ma la strada e' ancora lunga e vi e' sempre il rischio di tornare indietro". "L'Italia – ha aggiunto- crede profondamente alla necessita' di un approccio di allerta riguardo ai fattori di rischio ed e' percio' attiva sostenitrice degli sforzi che si stanno compiendo in seno alle Nazioni Unite per dotarsi di adeguati strumenti di monitoraggio in tale direzione".

Il ministro ha sottolineato l'importanza di un "cambiamento di mentalita'" da parte dei governanti e delle istituzioni, ma anche della societa' civile, "per dare nuova linfa, nuova anima, nuove e piu' profonde motivazioni a questa vera e propria battaglia in difesa dell'umanita'". E si è soffermata sull'importanza del "diritto alla differenza".

"Non è solo – ha spiegato – il diritto a vivere in una societa' plurale, ma ad essere individui plurali…Dentro ognuno di noi c'e' uno straniero, una donna, un bambino, un anziano, un disabile. Riscopriamo il valore di questa diversita'".

Parlando dei migranti, la ministra ha denunciato che “soffrendo spesso un deficit di diritti, diventano facili vittime di gravi violazioni''. Bisogna quindi ''cancellare la disuguaglianza implementando i diritti di cittadinanza e' un fattore decisivo di resistenza alle atrocita', ma anche di crescita culturale e economica di un paese”.

Kyenge ha avuto anche un incontro con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, secondo il quale la sua nomina a ministra dell’integrazione rappresenta "un messaggio positivo e importante". Tra gli argomenti trattati nel faccia a faccia, ha riferito un portavoce del numero uno dell’Onu, "la promozione in Italia dell'integrazione sociale, inclusa quella dei migranti" e il "contributo" italiano "all'inclusione per la gioventù".
 

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