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RAZZISMO:CORTEO A ROMA,IN VENTIMILA CONTRO INTOLLERANZA

(ANSA) – ROMA, 4 OTT – Erano tutti lì, in prima fila, per testimoniare che i loro amici "non sono morti invano" e per far sì che le storie di violenza a sfondo razzista non cadano nel dimenticatoio. Gli immigrati di Castelvolturno e gli amici di Abba, ucciso a sprangate a Milano, hanno sfilato nel centro di Roma, per dire "basta al razzismo". Dopo gli episodi di violenza a sfondo razzista accaduti in alcune città italiane, ventimila persone, secondo gli organizzatori, hanno dato vita ad un corteo multietnico che è partito da piazza della Repubblica e che è terminato in piazza Venezia dove, in un clima di festa, si sono esibite alcune band italiane. La pioggia non ha fermato "i fratelli" degli immigrati uccisi nella strage di Castelvolturno, che hanno aperto il corteo tenendo in mano le foto dei ragazzi trucidati dal clan dei Casalesi. "Per noi oggi è un evento importante – dice Christopher – Quanto fatto dalla camorra è prima di tutto un massacro a sfondo razzista. Tra noi c’é chi sbaglia, ma in maggioranza siamo persone perbene, che lavorano e che cercano di mandare in Africa un po’ di soldi a chi sta peggio". Sono scesi in piazza anche gli amici di Abdoul Guiebre, detto ‘Abba’, ucciso a Milano. "A voi che pensate di essere migliori di noi, a voi che ci chiamate clandestini – ha detto Max – a voi ignoranti, ci siamo stancati di voi, perché ci giudicate solo per il colore della pelle. Io invece – ha aggiunto – sono fiero della mia pelle". A testimoniare la solidarietà al loro connazionale aggredito da una gang di minorenni giovedì scorso, nella Capitale, e a tutte le vittime di episodi razzisti, c’erano anche circa 300 persone appartenenti alla comunità cinese di Roma: "Saremmo stati qui lo stesso ma quello che è successo a Tor Bella Monaca deve rappresentare un campanello d’allarme per tutti", ha detto Jixin, uno dei portavoce della comunità. "Fino ad oggi gli episodi di intolleranza verso di noi sono stati pochi ma ci auguriamo che non stia cambiando il vento", ha aggiunto. Durante il corteo, organizzato da Unicobas, ‘Socialismo Rivoluzionario’, ‘Partito Umanista’ e ‘Centro delle Culture’, sono stati molti gli slogan scanditi dai manifestanti a favore della sanatoria degli irregolari: "Sanatoria, liberta" e "Vogliamo un mondo di tutti i colori, razzisti ed oppressori ne resteranno fuori". Non sono mancati striscioni e cartelli con scritte colorite contro il ministro degli Interni Roberto Maroni. I rappresentati delle sigle che hanno organizzato il corteo hanno puntato il dito contro il pacchetto sicurezza del Governo: "Le decisioni del Governo – ha detto Renato Scarola di Socialismo rivoluzionario – hanno inasprito la rabbia che cova e lo dimostrano gli episodi di Milano e Roma, anche nelle classi popolari". Per Stefano D’Errico, dell’Unicobas "questa manifestazione è necessaria perché viviamo in un clima di vergognosa recessione del diritto, sembra essere tornati all’età della pietra".(ANSA).

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