Chaouki: "Sparisce una delle piu' odiose bandierine leghiste". Pacciotti: "Un passo in avanti nella giusta direzione"
Roma – 2 aprile 2014 – "Finalmente e' stata eliminata una delle piu' odiose bandierine leghiste".
Khalid Chaouki, deputato del Partito Democratico e coordinatore dell’intergruppo parlamentare immigrazione e cittadinanza, saluta così il voto del Parlamento per depenalizzare l’ingresso e il soggiorno irregolare in Italia. Il reato di clandestinità, sottolinea, era "inutile e lesivo dei diritti perche' non puniva un'azione ma uno status".
"Questa legislatura, con tutte le sue difficolta' si sta dimostrando, passo dopo passo, concreta nel chiudere un capitolo vergognoso della nostra storia in materia di immigrazione, recuperando cosi' credibilità rispetto alle istituzioni europee che piu' di una volta hanno accusato l'Italia di non rispettare i diritti della persona'' sostiene il parlamentare.
"Ora – rilancia Chaouki – dobbiamo con fermezza procedere a una seria riforma della legge sulla cittadinanza per non tradire le aspettative dei ragazzi, nuovi italiani di fatto, ma ancora stranieri a causa di leggi miopi e discriminatorie".
Secondo Marco Pacciotti, coordinatore del dipartimento Immigrazione del Pd, "la cancellazione del reato di clandestinità è un passo in avanti nella giusta direzione, a vincere oggi non è uno schieramento politico ma la civiltà".
"In uno Stato civile – aggiunge – è impensabile oggi continuare a considerare l'immigrazione in chiave emergenziale o come un problema da arginare. E' giusto invece porsi nell'ottica che essa rappresenti per l'Italia una risorsa da governare, come dimostrano tutti i dati diffusi in materia. Va ribadito inoltre che dietro numeri e statistiche ci sono comunque di donne e uomini, persone con diritti tutelati dalla nostra Costituzione che invece questa legge negava".
"Lo stesso coraggio e lungimiranza mostrate oggi – conclude Pacciotti – dovranno caratterizzare le future azioni di questo Governo sul tema dello Ius Soli e di una nuova legge organica sull'immigrazione che vada oltre la fallimentare e iniqua Bossi-Fini".