Renzi chiama in causa l’”opinione pubblica che percepisce insicurezza” . “Stiamo lavorando su nuove norme”
Roma – 12 gennaio 2016 – Via il reato di clandestinità? Con calma, solo prevedendo contemporaneamente nuove misure che accelerino e rendano efficaci le espulsioni degli immigrati irregolari.
Per bocca di Matteo Renzi, il governo ammette che quel reato è inutile (il perché è spiegato bene qui). Però rimanda a tempo indeterminato un intervento che il Parlamento gli ha chiesto ormai un anno e mezzo fa, giustificandosi col fatto che oggi gli italiani non lo capirebbero.
“Il reato di immigrazione clandestina – ha confermato stamattina il premier in un’intervista a Repubblica TV – sarà tolto quando sarà chiaro qual è il pacchetto del governo su questa normativa. Non lo possiamo immaginare nel momento in cui l’opinione pubblica avverte e percepisce l’insicurezza legata all’immigrazione”.
“Ci vuole una normativa, che mentre abolisce il reato di clandestinità, che non serve niente, contemporaneamente sia molto più veloce nei processi di espulsione e più dura verso chi delinque”. L’idea è quindi varare un insieme di norme che “da un lato semplifichi il lavoro delle procure”, dall’altro tranquillizzi i cittadini.
Quando arriverà questo pacchetto? Non è dato sapere. Di sicuro non col prossimo consiglio dei ministri, che dovrebbe dare il via libera definitivo al decreto sulle depenalizzazioni. “Ci stiamo lavorando – ha spiegato il presidente del Consiglio – riguarda anche il collegamento con norme europee e va gestito con attenzione…”