Roma, 18 febbraio 2019 – Saranno trasferiti a breve e dopo “le necessarie verifiche di legge” i migranti che vivono nella baraccopoli di San Ferdinando, piccolo comune alle porte di Reggio Calabria, ed oggetto della notte scorse di un incendio. Secondo quanto si è appreso la misura è stata stabilita dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Michele di Bari. Intanto la Regione ha dato il benestare per forme di accoglienza diffusa. Nel rogo della baraccopoli un uomo, senegalese, di circa 35 anni, ha perso la vita. “L’identificazione non è ancora ufficiale”, si aggiunge. Nell’incendio sono andate in fumo una quindicina di casette. Gli investigatori sottolineano che sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica di quanto è avvenuto. Secondo quanto riportato da diversi media locali i migranti da tempo chiedono soluzioni abitative alternative. Dalla Prefettura si sottolinea che dopo le procedure di identificazione e la verifica dei requisiti di legge (permesso di soggiorno), quelli che lo vorranno saranno trasferiti nei centri Sprar o Cas della provincia di Reggio Calabria. Nel corso del vertice il Prefetto ha richiamato “l’importanza di attuare politiche attive di integrazione ed inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro – si legge in una nota – attraverso forme di accoglienza diffusa, anche ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione, così come convenuto nelle riunioni che si sono susseguite in Prefettura”.
Reggio Calabria. Migranti, rogo in baraccopoli: una vittima
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]