Napoli, 15 mar. (Adnkronos) – ”Si fa presto a parlare male di
Napoli e della Campania. Qui ci sono stata tante volte, da ministro
della Solidarieta’ sociale e della Salute. Ho ancora vivo il ricordo
del reddito d’inserimento dei quartieri spagnoli di Napoli,
l’applicazione sulla legge del diritto dell’infanzia 285, e di tanti
traguardi realizzati”. Lo ha affermato Livia Turco, deputata del Pd,
intervenuta ad un incontro elettorale a Napoli a sostegno dei
candidati del centrosinistra al consiglio regionale.
”Voglio ricordare – continua la Turco – che una primavera delle
politiche sociali e’ partita da Napoli. Una primavera che si e’ spenta
nel nostro Paese perche’ questo governo ha cancellato tutto. Questo
governo ha cancellato la famiglia e vi sfidoa trovare un provvedimento
sulla famiglia, ce lo indichi il ministro Mara Carfagna. Si erano
inventati un bonus e non lo hanno piu’ rifinanziato; si erano
inventati una ‘social card’ ed e’ sparita nei meandri della
burocrazia. Hanno tagliato il fondo per le politiche sociali per
l’autosufficienza. La parola integrazione, riferita agli immigrati, e’
diventata una parola scandalosa che non si puo’ pronunciare”.
”Fino ad ora, le politiche sociali, le hanno fatte i comuni da
soli – ricorda l’ex ministro – Per il governo dire integrazione per
gli immigrati e dire qualcosa da irriverente e di scandaloso. Avendo
come punto di riferimento le persone so che questa crisi, economica e
sociale, rischia di creare una gerarchia del disagio sociale. Chi
rischia di piu’ sono i malati mentali, i disabili, i portatori di
fragilita’ e sulle fasce deboli e i loro disagi sfido il Governo a
dare risposte concrete ed ad indicare un proposta seria”. E in
riferimento alle delicate situazioni degli immigrati di Rosarno e
Castel Volturno, la Turco conclude: ”E’ necessario che ci sia una
politica nazionale che affronti i temi dell’integrazione non solo in
riferimento all’espulsione degli immigrati che non sono sprovvisti di
permesso di soggiorno”.
(Zca/Gs/Adnkronos)
15-MAR-10 21:02