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REGIONI: CDM IMPUGNA 9 LEGGI

Roma, 16 apr. – (Adnkronos) – Il Consiglio dei Ministri di oggi ha impugnato, su proposta del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, alcune leggi regionali della Campania, della Calabria, del Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Marche, Veneto, Basilicata, Toscana e una legge provinciale di Bolzano. Lo comunica in una nota il ministero per i Rapporti con le Regioni. E’ stata impugnata la legge regionale della Campania n. 6/2010, recante norme per l’accoglienza, la convivenza e l’integrazione degli immigrati in Campania. "Alcune disposizioni regionali, infatti – si legge nella nota – prevedendo specifici interventi per l’accesso ai servizi d’integrazione sociale, socio-assistenziali, socio-sanitari e di formazione professionale in favore degli immigrati ‘presenti sul territorio regionale’, ricomprendono tra di essi anche gli stranieri immigrati privi di regolare permesso di soggiorno, ed eccedono in tal modo dalla competenza regionale". "Tali disposizioni, infatti – prosegue la nota – disciplinando ed agevolando il soggiorno degli stranieri che dimorano irregolarmente nel territorio nazionale, incidono sulla disciplina dell’ingresso e del soggiorno degli immigrati che, come piu’ volte affermato dalla Corte Costituzionale, e’ riservata allo Stato. Esse contrastano in particolare con i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di immigrazione, che sancisce l’illegittimita’ e le conseguenze (respingimento, espulsione o detenzione nei centri di identificazione ed espulsione) del soggiorno degli immigrati irregolari, configurandolo inoltre come reato". "La legge regionale non puo’ pertanto in alcun modo incidere in tale ambito normativo – prosegue la nota – tantomeno predisponendo interventi volti al riconoscimento o all’estensione di diritti in favore dell’immigrato irregolare o in attesa di regolarizzazione, cioe’ non puo’ disporre, attraverso regimi di deroga non previsti dalla normativa statale, casi di non operativita’ della regola generale della condizione di illegittimita’ e di reato dell’immigrato irregolare".

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