Roma, 4 marzo 2021 – Risultati estremamente negativi per la regolarizzazione 2020 dei cittadini stranieri: le pratiche sono frenate da ostacoli burocratici, le file rallentate dai limiti anti contagio e i permessi di soggiorno vengono concessi con il contagocce.
Il risultato è che a sei mesi dalla chiusura del provvedimento, delle oltre 207.000 domande presentate dai datori di lavoro (l’85% riguarda il lavoro domestico e il 15% l’agricoltura) per l’emersione di un rapporto di lavoro irregolare o l’instaurazione di un nuovo rapporto con un cittadino straniero (articolo 103, comma 1), in tutt’Italia sono stati rilasciati solamente 1.480 permessi di soggiorno, lo 0,71% del totale.
E’ l’allarme lanciato dal gruppo di associazioni promotrici della campagna “Ero Straniero” sulla base dei dati ricevuti dal ministero dell’Interno.