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Renzi: “Continueremo a salvare vite, ma diamo un futuro ai giovani in Africa”

Il presidente del Consiglio a Dakar parla di “nuovo umanesimo” e cooperazione internazionale. Intanto Junker ringrazia l’Italia “che ha dato prova di solidarietà”

 

 

Dakara (Senegal) – 3 febbraio 2016 – “Serve una strategia per i prossimi anni e l’Italia farà tutti gli sforzi per salvare i popoli in mare“.

Lo ha detto stamattina Matteo Renzi parlando all’università di Ukad 2 Dakar, nel corso della sua visita istituzionale in Senegal. “Siamo onorati di essere umani – ha aggiunto il presidente del Consiglio – e il nuovo umanesimo vuol dire non permettere più alle persone di morire in mare“.

“Al tempo stesso dobbiamo fare qualcosa insieme per dare ai giovani possibilità di lavoro“, ha aggiunto il premier italiano, ribadendo l’impegno del nostro Paese ad aumentare i fondi della cooperazione internazionale. In particolare, ha parlato di investimenti in “agricoltura e pesca oltre a energia e infrastrutture”. 

“C’e’ tanta demagogia” sul tema dell’immigrazione, ha sottolineato ancora Renzi, “ma e’ il motivo per cui ho deciso di fare questa visita. Dare un futuro ai giovani, un’occupazione, dei sogni, credo sia un grande messaggio”.

Intanto, dalla Commissione Europea, arriva un riconoscimento agli sforzi fatti dall’Italia. 

“Il piano d’azione con la Turchia deve avere finalmente vita” perché “abbiamo degli impegni con la Turchia e dobbiamo rispettarli. La Turchia ha circa tre milioni di profughi ed è quindi chiaro che i tre miliardi di sostegno per i rifugiati di Siria in Turchia devono essere erogati. Anche il governo italiano si è dichiarato disponibile a prestare questa solidarietà e questo è positivo, e lo riconosco” ha detto il presidente della Commissione europea, Jean Claude-Juncker, parlando all’Europarlamento a Strasburgo.

“Dobbiamo aiutare i Paesi vicini (alla Siria ndr.) con solidarietà concreta”, ha aggiunto Junker, “equesto non vale solo per Turchia, ma anche per Giordania e Libano, che hanno al momento la massima densità di profughi al mondo”. “Ci tengo a ringraziare gli stati membri, e soprattutto l’Italia, che hanno dato prova di solidarietà” ha ribadito il presidente della Commissione Europea.

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