Il premier dopo il vertice con la Turchia. “Si stanno accorgendo che la situazione è gravissima, l’Italia lo sa da anni”
Bruxelles – 8 marzo 2015 – “I nodi vengono al pettine”, ma “a fatica”. Per ora si è fatto “un passettino in avanti sulla questione dei migranti che arrivano dalla Turchia”.
Lo ha detto stanotte il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo il vertice tra Ue e Turchia sulla crisi dei profughi. “Ci sarà ancora molto da lavorare e discutere, ma finalmente l’Europa si sta rendendo conto di quanto sia gravissima questa vicenda”, ha aggiunto, sottolineando che “noi italiani queste cose le tocchiamo con mano da anni”.
“Io ho fatto – ha riferito il premier ai giornalisti – il gesto simbolico di regalare a tutti i leader dell’Ue il dvd di “Fuocoammare”, il film che ha vinto l’Orso d’oro a Berlino, un grande reportage, un segnale del fatto che le discussioni a cui tutti i paesi sono arrivati ora, noi le conoscevamo gia’”.
La chiusura della “rotta balcanica” farà aumentare i flussi nel Mediterraneo? “La rotta mediterranea – ha rilevato – è sempre in primo piano; ovviamente i commentatori politici le attribuiscono una maggiore o minore rilevanza sulla base del momento, ma il dramma del Mediterraneo esiste tutti i giorni, e’ sempre al centro delle attenzioni. Forse non nelle discussioni dei media, ma certo per la Guardia costiera, per la Marina militare, la questione c’e’ ancora“.
“Credo che la linea che l’Italia ha dato due anni fa, insistendo su cooperazione internazionale, investimenti sul modello diverso di sviluppo e attenzione a un’idea diversa d’Europa, sia quella che funziona. Speriamo – ha osservato il premier – che sempre di piu’ questi valori siano patrimonio comune, ogni Consiglio europeo si fa un passettino, ma, detto in italiano, che fatica che si fa!” “Piano piano, un pezzettino alla volta ci arriviamo”.
“Il Mediterraneo è centrale, – ha concluso Renzi – e oggi la tregua in Siria è importante: con Cameron, Merkel e Hollande abbiamo visto il premier turco Davutoglu per spingerlo a lavorare insieme. Sarebbe un fatto fondamentale che questa tregua in Siria segnasse un ulteriore passo avanti verso la pace, ma questo non toglie nulla a centralita’ della questione del Nordafrica e del Mediterraneo”..