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Respingimenti, è scontro tra governo e Onu

L’Unhcr: “Attacchi inaccettabili”. La Russa: “Siamo uniti, loro sbagliano”. Finocchiaro (Pd): “Esecutivo ottuso”

Roma – 18 maggio 2009 – Continua lo scontro tra governo e Onu sui respingimenti, con l’Alto commissario per i Rifugiati, Antonio Guterres, che risponde da Ginevra ai commenti "negativi e infondati" che sono stati rivolti all’Unhcr e "a singoli funzionari da un esponente del governo italiano".


Il riferimento è all’affondo nel ministro della difesa Ignazio La Russa che sabato ha detto che l’Unhcr “Non vale un fico secco”. La Russa ha attaccato anche la portavoce dell’Unhcr in Italia, Laura Boldrini, dicendo che o è disumana, perché pretende che li teniamo per mesi rinchiusi nei centri per poi espellerli, oppure è criminale perché vuole eludere la legge e vuole che una volta in Italia scappino e si sparpaglino sul territorio".

"Gli attacchi immotivati e personali sono inaccettabili", scrive Guterres, "non mutano e non muteranno l’impegno dell’Unhcr nel perseguire il suo mandato e la sua missione umanitaria". E spiega: l’agenzia Onu "ha una responsabilita’ globale nella protezione dei diritti dei rifugiati" e per questo "continueremo a esercitare questo mandato in Europa cosi’ come lo facciamo in altre parti del mondo".

"Il mio Ufficio – aggiunge Gutierrez –  e’ ben consapevole delle sfide che l’immigrazione irregolare pone all’Italia e ad altri Paesi europei. Continueremo a lavorare con i governi e con tutti gli altri partner per affrontare queste sfide in modo da garantire il pieno rispetto dei diritti dei rifugiati e di quanti hanno bisogno di protezione internazionale".

E conclude: "Il mio rappresentante in Italia, Laurens Jolles, e la mia portavoce in Italia, Laura Boldrini, godono della mia piena fiducia nel portare avanti questo importante compito".

La Russa insiste: "È l’ Onu che sbaglia"

Il governo ”e’ compatto nel dire  che l’Alto Commissariato Onu sbaglia nel ritenere non adeguato il  comportamento dell’Italia e dei marinai italiani nei riaccompagnamenti verso il porto libico” degli immigrati clandestini. ”Frattini, che  e’ l’uomo piu’ moderato del governo, dice che ha sbagliato”.

E’  quanto ha sottolineato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa,  intervenuto a ‘Faccia a Faccia’ su Radio Tre Rai. 
   
”Nessun ordine da parte del ministero dell’Interno e tantomeno  mio di usare la forza e’ stato impartito al capo di stato maggiore  della Marina o al comandante di nave Spica. Non e’ stata usata alcuna  azione coercitiva ma anzi -ha rilevato La Russa- e’ stata applicata la ‘legge del mare’ che prevede di accompagnare nel porto piu’ vicino”  le imbarcazioni in difficolta’.

Il ministro della Difesa ha poi  ”chiesto ammenda” per le espressioni da ”tono comiziale” usate nei riguardi di Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr. ”Mi spiace che ci  siano stati problemi di tipo personale”, ha aggiunto.

Finocchiaro: "Governo ottuso"

”C’è da rimanere stupiti. E’ incredibile che dopo le prese di posizione in sede Ue e dopo le parole dei rappresentanti dell’Onu, maggioranza e governo, invece dimostrare prudenza e buon senso, insistono nell’attaccare gli organismi internazionali”  sottolinea, in una nota, Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama.

”La posizione del governo – prosegue Finocchiaro – sta rasentando l’ottusita’ costringendo il nostro Paese in una situazione di isolamento internazionale sempre piu’ preoccupante. Siamo a una sorta di delirio di onnipotenza che dovrebbe preoccupare tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Italia: su crisi e immigrazione, in nome della propaganda elettorale, questo governo – conclude – ci sta spingendo in un tunnel davvero pericoloso”.

Maroni: "I respingimenti continueranno"

"Da quando sono iniziati i respingimenti nessun barcone di immigrati clandestini è arrivato nel nostro paese. Questo dimostra che la linea è giusta e che la continueremo a seguire, andremo avanti con i respingimenti" ha detto sabatos corso il ministro dell’Interno Roberto Maroni, confermando l’intenzione del governo di proseguire sulla linea dei respingimenti.

"Finalmente l’accordo con la Libia e’ operativo, un accordo che va detto e’ stato fatto dal governo Prodi e dall’allora ministro dell’Interno Giuliano Amato. Noi impediamo -spiegamo il ministro- che si entri nelle nostre acque territoriali, se invece qualcuno lo fa in quel caso scattato i controlli sul diritto d’asilo ed eventualmente scatta il rimpatrio. Noi interveniamo prima che i clandestini entrino sul territorio nazionale. Per noi valgono i diritti dell’uomo e respingiamo al mittente le critiche, specie quelle della sinistra, proprio perche’ sono stati loro a fare l’accordo con la Libia".

"L’anno scorso abbiamo dato asilo a 30 mila persone e adesso chiediamo all’Onu di verificare in Libia chi ha diritto allo status di rifugiato e chiediamo all’Unione europea, che finora e’ stata latitante, che chi ha il diritto di asilo venga distribuito su tutti i 27 paesi dell’Unione proprio in base a quel principio di solidarieta’ che si chiede all’Italia. Chiediamo quindi -conclude- che anche gli altri 26 paesi dell’Unione siano solidali come certamente lo siamo noi ".

EP

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