"Già riportati in Libia 500 clandestini”. "Critiche inutili, noi siamo nel giusto" Roma – 11maggio 2009 – "La linea della fermezza contro l’immigrazione clandestina continuerà". Lo ha detto ieri a Vicenza il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, spiegando che in mattinata altre 240 persone intercettati nel canale di Sicilia erano stati respinti in Libia.
"Abbiamo cominciato ad applicare il principio previsto dagli Stati europei del respingimento: abbiamo il dovere e il diritto di dire a chi arriva che se non ha tutti i requisiti per l’accoglimento di non farli entrare in Italia e di respingerli".
Quindi Maroni ha sottolineato: "abbiamo cominciato 4-5 giorni fa. Da allora oltre 6 barconi per un totale di 500 clandestini che fino a pochi mesi fa avremmo dovuto ospitare sono stati riportati da dove sono venuti. Non è una novità assoluta, ma lo e’ nei confronti degli Stati Nord africani e della Libia. Chiudiamo così la falla, l’emorragia dalla Libia. Di questo fenomeno di immigrazione clandestina che, assicuro, verrà risolto".
"Non e’ stato facile ma era una promessa fatta in campagna elettorale -ha ricordato Maroni- siamo stati accusati violentemente questi mesi prima perché l’accordo con la Libia non funzionava, adesso perché funziona e non capisco allora perché continuano ad accusarci. Posso garantire che le critiche, le accuse, anche violente, che ci sono venute da qualche rappresentante di qualche organizzazione delle Nazioni Unite e da qualche organizzazione cattolica, che non e’ il Vaticano, mi entrano da una parte e mi escono dall’altra".
Così, ha concluso Maroni "noi siamo nel giusto e lo siamo anche nei confronti dell’Europa perché abbiamo aperto un fronte: non e’ giusto che tutto il peso sia a carico nostro ma deve essere ridistribuito tra i vari Paesi europei", ha concluso sottolineando infine che "questa e’ un’altra battaglia di civiltà giuridica altro che razzismo e xenofobia".