La nomina di un ministro per l’integrazione segnale importante per le politiche dell’immigrazione: “L’Italia – dice – ha bisogno di unità”. La soddisfazione delle associazioni
Roma – 16 novembre 2011 – La nomina di un “ministro per l’integrazione” nel governo che dovrebbe tirare fuori l’Italia da uno dei suoi momenti peggiori è un segnale importante, da considerare insieme alle parole spese ieri dal presidente Giorgio Napolitano per le seconde generazioni. Sembra aprirsi una stagione politica che guarda all’immigrazione come una risorsa sulla quale puntare per il bene di tutti, vecchi e nuovi cittadini.
A chi gli chiedeva oggi se stesse incominciando una nuova avventura, il neoministro Andrea Riccardi ha detto: “Speriamo. O forse è la vecchia che continua”. “Per rispondere alle sfide che il nostro Paese deve affrontare -ha aggiunto – mi metto a disposizione, nella convinzione che l’Italia ha bisogno di unità. L’impegno per la coesione sociale, per l’integrazione nazionale e per la cooperazione internazionale fanno parte della mia cultura e dell’esperienza da me maturata in questi anni”.
Il presidente delle Acli, Andrea Olivero, sottolinea “l’innovazione” della nomina del ministro. “Un salto di qualità – spiega – davvero apprezzabile sia in riferimento alla persona incaricata, Andrea Riccardi, che alla scelta di legare cooperazione internazionale e immigrazione, il segno di una lettura finalmente moderna ed europea dei processi migratori”.
Di “svolta fondamentale” parla anche Foad Aodi, presidente dell’ Associazione medici di origine straniera in Italia e della Comunità del mondo arabo in Italia. “Auspichiamo finalmente che tutte le associazioni e le comunità impegnate a favore del dialogo interculturale, interreligioso e nello scambio socio-sanitario possano essere coinvolte, per intensificare il legame con le Istituzioni e non trascurare il grande lavoro che svolgono tutti i giorni sotto forma di volontariato”.
“Congratulazioni” a Riccardi arrivano da Famiglia Cristiana. Il settimanale dei paolini ”saluta inoltre con particolare soddisfazione la nascita di un ministero che e’ importante segno di attenzione verso due fenomeni, l’Integrazione e la Cooperazione Internazionale, che da tempo necessitano di sostegno e guida”
Anche Save The Children esprime “grande soddisfazione per la scelta di istituire il Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, convinti che possa essere finalmente arrivato il momento, anche per le conoscenze e le capacita’ di Andrea Riccardi, di affrontare in modo nuovo il tema della solidarieta’ internazionale e dell’accoglienza degli stranieri in Italia”.