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Ricongiungimenti: in provincia di Milano domande nei Comuni

Dal 1 settembre niente più viaggi a Milano, grazie agli sportelli decentrati attivati dagli Enti locali. "Nulla osta in poche settimane"

MILANO – Dal primo settembre, in una buona fetta della provincia di Milano, i cittadini stranieri che devono chiedere il ricongiungimenti potranno rivolgersi a uno sportello del Comune di residenza (o di uno dei comuni limitrofi), risparmiando il viaggio in prefettura nel capoluogo. Dallo stesso sportello ritireranno poi il nulla osta appena sarò pronto.

"Tutto nasce da un accordo tra Provincia e Prefettura per razionalizzare il lavoro degli uffici e alleviare i disagi dei cittadini stranieri che vogliono riunire qui la loro famiglia" dice Paolo Formigoni, direttore di staff della direzione affari sociali della provincia di Milano. "La Prefettura ha dato la disponibilità a decentrare la raccolta delle domande e la consegna del nulla osta, mentre noi abbiamo individuato gli sportelli stringendo accordi con i vari comuni. Ci siamo inoltre occupati della formazione degli operatori e, dove necessario, abbiamo accordato un piccolo finanziamento per far partire il servizio".

Nella maggiorparte dei casi, Comuni limitrofi hanno unito le forze aprendo sportelli, si perdoni il gioco di parole, "in comune", come è successo negli ambiti territoriali di Vimodrone, Garbagnate Milanese, Vimercate, Cinisello Balsamo. Ci sono però anche sportelli "in proprio", come a San Giuliano Milanese, San Donato Milanese e Paderno Dugnano. Meglio informarsi su giorni e orari di apertura, che variano da sportello a sportello.

"Complessivamente da settembre si parte in 51 comuni, ma entro la fine dell’anno contiamo di poter offrire il servizio ai più di 100mila stranieri residenti in tutti i 189 comuni della Provincia" continua Formigoni. La velocizzazione resta probabilmente il traguardo principale da raggiungere: "Il collegamento con la prefettura è gestito telematicamente, noi speriamo che questo modello possa abbattere a poche settimane i tempi di attesa per il nulla osta, che oggi si aggirano intorno ai sette, otto mesi".

Ma come funzionerà il nuovo servizio?

Fino a oggi chi doveva chiedere il ricongiungimento spediva un modulo in prefettura, dove poi veniva convocato per consegnare i documenti. Quando poi il nulla osta era pronto, bisognava fare un nuovo viaggio a Milano per ritirarlo. "Ora questi passaggi si faranno tutti in Comune e i primi due verranno anche accorpati, dal momento che contemporaneamente si compilerà il modulo di richiesta e si consegneranno tutti documenti. Poi si tornerà qui a ritirare il nullaosta" spiega Gianluca Cassuto, uno degli operatori dello sportello attivato a San donato milanese (3mila immigrati, filippini in testa, il 10% della popolazione).

Sarà Cassuto a riempire con i dati dei cittadini stranieri i moduli on-line che poi arriveranno sui terminali della Prefettura. "Oltre che far risparmiare due viaggi a Milano ai nostri utenti – dice- velocizziamo anche la lavorazione della domanda, perché controlliamo prima che parta che tutti i documenti siano a posto, evitando quindi che a valle ci siano degli intoppi".

Il modello ricalca in parte la sperimentazione già avviata in alcuni Comuni pilota con le domande per i permessi di soggiorno, in vista di un effettivo passaggio di competenze agli Enti locali. "Anche a San Donato compiliamo le domande di rinnovo in Comune, e ci sembra che queste viaggino più velocemente di quelle spedite autonomamente negli uffici postali. Speriamo di raggiungere lo stesso risultato anche con i ricongiungimenti".

(27 agosto 2007)

Elvio Pasca

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