Roma, 11 dicembre 2023 – Il governo ha recentemente annunciato piani per ridurre i fondi destinati all’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati, oltre a un significativo taglio al tesoretto per le modifiche parlamentari. Queste manovre sono mirate a riallocare risorse nel comparto della sicurezza nazionale.
Secondo quanto indicato nell’emendamento alla manovra depositato giovedì scorso, si prevede un taglio di 15 milioni di euro all’anno per tre anni ai fondi dedicati all’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati. Parallelamente, il tesoretto per le modifiche parlamentari subirà un dimezzamento, scendendo da 100 a 50 milioni di euro nel 2024.
Questa redistribuzione delle risorse consentirà al governo di aumentare di 100 milioni di euro la dote destinata al comparto della sicurezza. Per raggiungere questa cifra, verranno impiegati 30 milioni di euro nel 2024 e 35 milioni a decorrere dal 2025, prelevati dai fondi dei ministeri dell’Economia, della Giustizia, dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa.
Il taglio al tesoretto per le modifiche parlamentari non sarà limitato al solo anno in corso, ma si estenderà anche agli anni a venire. Si prevede una riduzione di circa 48 milioni di euro nel 2025 e nel 2026, e di circa 25 milioni di euro a partire dal 2027.
Questa decisione di ridurre i fondi destinati all’accoglienza dei migranti e ai minori non accompagnati e di investire maggiormente nel comparto della sicurezza ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, coloro che sostengono questa mossa la considerano un passo significativo per rafforzare la sicurezza nazionale in un periodo di incertezza e cambiamenti globali. Dall’altro lato, ci sono voci critiche che sollevano preoccupazioni sull’impatto umanitario di ridurre i fondi per l’accoglienza dei più vulnerabili.
Il governo si prepara a discutere e approvare la manovra, affrontando un dibattito acceso tra chi enfatizza la necessità di investire nella sicurezza interna e chi richiama l’importanza di garantire assistenza e accoglienza ai migranti e ai minori non accompagnati.
La decisione finale sul bilancio e la distribuzione delle risorse sarà al centro delle discussioni politiche nelle prossime settimane, mentre il governo cerca di bilanciare le priorità nazionali e i bisogni umanitari in un contesto complesso e in continua evoluzione.