L’impatto delle nuove regole in discussione in Parlamento. Marilena Fabbri (Pd): “Programmiamo il futuro, questo Paese è vecchio”
Roma – 2 febbraio 2016 – Una fabbrica di nuovi italiani, in funzione 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. La riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati potrebbe regalare alla vecchia Italia un’iniezione continua di giovani, giovanissimi cittadini.
A dare qualche cifra è stata ieri la deputata del Partito Democratico Marilena Fabbri, durante l”incontro conclusivo del convegno ”Progetto Creta – Culture e religioni: educazione ai giovani in ambito territoriale” al liceo scientifico ”Farnesina” di Roma.
Fabbri è stata la relatrice della riforma alla Camera, dove è nato ed è stato approvato il testo unificato attualmente all’esame del Senato. ”La legge – ha ricordato – si rivolge ai figli di stranieri nati in Italia o arrivati in Italia prima dei 12 anni, pensiamo – dice il deputato – possano essere almeno 800mila i ragazzi nati o arrivati prima dei 12 anni che potrebbero richiedere la cittadinanza secondo i requisiti previsti. Come potrebbero essere 50mila i ragazzi nati in Italia che ogni anno, dopo l’entrata in vigore della legge, potrebbero diventare da subito italiani”.
Numeri che forse potrebbero fare paura a chi si ostina a considerare “stranieri”, addirittura “immigrati”, bambini e ragazzi cresciuti e spesso anche nati in Italia. “La politica – ha commentato Fabbri – dovrebbe programmare il futuro e per fare questo dovrebbe studiare dati e proiezioni. Cosa che non fa preferendo cavalcare le paure, ragionare con la pancia farsi guidare dai pregiudizi”.
La deputata invita quindi a ragionare sulla realtà. “Il rapporto fra nati e morti in Italia è pari a quello che c’era nel 1917-1918. Nel 2014 sono stati 95mila i ragazzi under 30 hanno lasciato l”Italia e cala anche la presenza regolare di stranieri. Come se non bastasse siamo il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone, gli ultra sessantacinquenni sono il 21% della popolazione. In Italia ci sono 2 milioni e mezzo di stranieri che lavorano e producono 123 miliardi di euro di ricchezza equivalente all” 8,8% del pil italiano”.