Elvio Pasca
Il testo è all’ordine del giorno. La copertura nella prossima Finanziaria
ROMA – La riforma dell’immigrazione arriva finalmente in Consiglio dei Ministri: il disegno di legge "Delega al Governo per la modifica della disciplina dell’immigrazione e delle norme sulla condizione dello straniero" è nero su bianco nell’ordine del giorno di domani, 24 aprile.
Nella convocazione si specifica che il ddl è all’ "esame preliminare", ma è una prassi inserire questa dicitura per i provvedimenti più complessi e domani il testo verrà probabilmente approvato dall’esecutivo. Se dovessero però sorgere dei problemi, tornerà agli uffici legislativi dei ministeri interessati per ulteriori modifiche prima di essere ripresentato in un altro consiglio dei ministri.
C’è stato comunque molto tempo per il labor limae, se si considera che la riforma è stata annunciata subito dopo l’insediamento del governo Prodi, in autunno sono iniziati i giri di consultazione con parti sociali e associazioni così come il viaggio per l’Italia del ministro Ferrero e della sottosegretaria De Luca, e a gennaio sembrava tutto pronto per una prima stesura.
Solo all’inizio del mese scorso sembravano però sciolti tutti i nodi politici (compreso quello dei Centri di Permanenza Temporanea su cui si sono confrontati più a lungo Amato e Ferrero), ma rimaneva ancora il problema della copertura finanziaria. Poco fa il ministro dell’Interno ha annunciato che anche quest’ostacolo è stato superato: "abbiamo collocato le maggiori spese che ne deriveranno nel 2008 e ciò consente al ministero dell’ Economia di prenderne atto nella finanziaria di quell’ anno", insomma ci sarà tempo per trovare le risorse.
Ora, più che a un giro di boa, siamo alla partenza della regata della riforma dell’immigrazione. L’attendono le acque insidiose del Parlamento, dove l’opposizione già annuncia battaglia brandendo il vessillo, abbastanza sfilacciato, della Bossi-Fini.
(23 aprile 2007)
Elvio Pasca
