Antonio Manganelli ha chiesto una relazione dettagliata agli agenti di frontiera e si riserva ulteriori accertamenti. La prima ricostruzione: “Bocche tappate per evitare che si mordessero”
Roma – 19 aprile 2012 – Il capo della Polizia Antonio Manganelli ha chiesto una relazione dettagliata all’Ufficio della Polizia di frontiera dello scalo aereo di Fiumicino sul rimpatrio dei due algerini (in un primo momento si credeva fossero tunisini) ai quali e’ stato applicato lo scotch sulla bocca. Si è inoltre riservato un accertamento sui fatti accaduti nel caso in cui le relazioni richieste non si rivelassero esaustive.
Secondo una ricostruzione fornita dal Dipartimento di sicurezza, i due algerini sarebbero arrivati lo scorso 15 aprile. Provenivano dalla Tunisia ed erano in proseguimento per la Turchia con uno scalo tecnico a Fiumicino. E’ proprio qua, che sempre in base alla ricostruzione del Dipartimento di sicurezza, sono insorti dei problemi in quanto per due volte gli immigrati si rifiutavano di prendere sia il volo per la Turchia che quello per la Tunisia.
Alla terza volta, dunque, si e’ applicato il respingimento con un volo con accompagnamento. Anche in questo caso, riferiscono le medesime fonti, gli algerini rifiutavano l’imbarco iniziando a mordersi le labbra per poi sputare sangue addosso alle persone. Una situazione che e’ contraria alla sicurezza di volo. Da qui la decisione di applicare una mascherina sanitaria agli algerini. Mascherina che, come riferiscono le stesse fonti, gli immigrati continuavano a levare. Da qui la decisione di applicare lo scotch sulla bocca degli immigrati per “questioni di sicurezza”.
Intanto, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha chiesto al ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, nel corso della conferenza dei capigruppo di ieri, che il governo riferisca “con la massima urgenza” su quanto accaduto. La richiesta era stata sollevata ieri in aula dai deputati Giachetti (Pd) e Flavia Perina (FlI).