In alternativa o in sostituzione alle manette, potranno bloccare polsi, braccia e gambe. Da lunedì saranno utilizzate a Roma, Milano e Torino
Roma – 21 gennaio 2016 – Si chiamano “fasce in velcro multiuso” ma col fai-da-te non c’entrano. Verranno infatti usate dalla Polizia per immobilizzare le persone fermate durante servizi di controllo del territorio oppure gli immigrati irregolari che vengono riportati con la forza nei loro Paesi d’origine.
Si tratta di lunghe strisce di nylon nere con una chiusura a strappo, abbastanza lunghe da poter legare polsi, braccia o gambe, da usare in alternativa o in aggiunta di manette. Uno strumento di contenzione già utilizzato all’estero, ma al suo debutto tra le forze dell’ordine italiane.
La sperimentazione partirà il 26 gennaio e durerà sei mesi. Sarà coinvolto anche il personale degli uffici immigrazione delle Questure di Milano, Roma e Torino addetto ai rimpatri e della polizia di frontiera degli aeroporti di Fiumicino, Linate e Malpensa.
Le “Linee guida per il porto ed impiego delle fasce in velcro multiuso” sono state inviate ieri dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza agli uffici interessati. Tra gli esempi di utilizzo c’è proprio “l’esecuzione di rimpatri forzati di cittadini di Paesi terzi con vettore aereo, illustrata dalla foto di un uomo con i polsi bloccati seduto su un sedile tra due agenti che lo tengono a braccetto.
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