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Rimpatrio degli illegali: c’è l’accordo tra i 27 Paesi dell’Ue

L’accordo obbliga le autorità nazionali a scegliere tra legalizzare il soggiorno dei clandestini oppure a procedere alle espulsioni. BRUXELLES, 22 maggio 2008 – I 27 Paesi dell’Ue hanno raggiunto un accordo su norme comuni per il rimpatrio degli immigrati extracomunitari illegali. Ne dà notizia la presidenza slovena di turno della Ue, che si augura che l’intesa possa essere ora convalidata anche dall’europarlamento.

L’accordo, raggiunto oggi tra gli ambasciatori dei 27, obbliga le autorità nazionali a scegliere tra legalizzare il soggiorno dei clandestini oppure a procedere alle espulsioni.

Le espulsioni sono previste su base volontaria. Ma in caso di resistenza si potrà procedere ad allontanamenti forzati e gli immigrati illegali potranno essere detenuti fino ad un periodo massimo di sei mesi che, in certi casi, potrebbero prolungarsi di altri 12, fino a un anno e mezzo. Il prolungamento è previsto nel caso di rischio di fuga o di ritardi nell’ottenimento dei documenti necessari da parte dei paesi terzi.

Con il rimpatrio forzato scatterà anche la notifica di un bando dal territorio dell’Unione europea per un periodo di cinque anni. Le misure riguardano tutti gli extracomunitari. La proposta dovrà ora essere approvata dai ministri degli Interni dei 27 e dal parlamento Ue.

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