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Rom, Berlusconi rassicura ma Romania non approva misure

"Non c’è nessuna differenza di trattamento prevista rispetto ai nostri cittadini" ROMA, 31 luglio 2008 – Le rassicurazioni di Silvio Berlusconi sulle misure del governo per l’identificazione dei cittadini rom non soddisfano il presidente romeno, Traian Basescu, che dice di non condividerle.

"Il governo romeno non approva, ripeto non approva, parte o gran parte delle misure del governo italiano" contenute nel pacchetto sicurezza per quanto riguarda i rom, ha detto oggi Basescu in una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine di un incontro con Berlusconi.

Il presidente del Consiglio italiano aveva poco prima sottolineato che il governo italiano non ha alcun intento discriminatorio rispetto alla comunità romena e che le misure di identificazione, compresa la rilevazione delle impronte digitali, è finalizzata a individuare i clandestini e nel caso dei minori a fare in modo che vadano a scuola.

"Sono del tutto lontane dalla verità le opinioni che possano far credere che ci sia una attitudine negativa della popolazione italiana nei confrotti dei romeni in Italia", ha detto Berlusconi spiegando che la numerosa presenza di clandestini, "il 42% nelle nostro prigioni", ha spinto il governo ad assumere "un certo rigore nei confronti dei cittadini stranieri clandestini e non identificati".

"Non c’è nessuna differenza di trattamento prevista rispetto ai nostri cittadini", ha aggiunto il premier.

Il presidente del Consiglio ha poi detto che il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sarà in Romania la prossima settimana per discutere sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione della comunità rom in Europa ed ha annunciato un bilaterale Italia-Romania per il 9 ottobre prossimo.

"Non vi è nessuna discriminazione ma piuttosto una attività continuativa di collaborazione fra i due paesi, una collaborazione anche fra le rispettive forze dell’ordine. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, su invito si recherà la prossima settimana in Romania a parlare con il ministro [omologo] e per organizzare da parte nostra una azione comune di sfruttamento dei fondi europei per l’integrazione dei rom in Europa e per la scolarizzazione. Credo che potremo utilmente collaborare", ha detto Berlusconi.

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