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Roma multietnica fa scoprire la città dei migranti

Esce nelle librerie una guida che fa da Cicerone negli spazi dell’intercultura capitolina. Racconta le iniziative, i luoghi e le attività dei nuovi italiani

Roma – 5 febbraio 2008 – Roma sta diventando sempre più multietnica. Le comunità di stranieri si moltiplicano e insieme a loro nuove tradizioni, culture, eventi, colori e sapori entrano a far parte della Capitale. A fotografare e raccontare questa nuova realtà è ‘Roma multietnica – Guida alla città interculturale’, in uscita il 9 febbraio nelle librerie e nelle edicole romane.

L’Orchestra di Piazza Vittorio, la Rete G2 – delle seconde generazioni di immigrati, gli scrittori stranieri che scrivono le loro opere di poesia e narrativa in italiano, i corsi di danza africana, latinoamericana, indiana e araba, le lezioni di lingua cinese e araba, i master universitari dedicati all’immigrazione e alla mediazione interculturale, i libri in diverse lingue sugli scaffali delle biblioteche del Comune, i luoghi di aggregazione, i centri interculturali: la nuova guida abbraccia questo e altro ancora.

In un percorso che parte dall’Africa, passa dall’Oriente, dall’America Latina e alla fine del libro torna in Europa, Roma multietnica vuole svelare ai lettori angoli spesso invisibili e inesplorati della città. Come la libreria interamente dedicata al continente africano, le moschee frequentate non solo da migranti arabi, ma anche da bangladesi, pachistani, indiani e senegalesi, i centri buddisti visitati da italiani e srilankesi, le chiese copto-ortodosse, la piazza dove la mattina presto si può praticare il Tai Chi Chuan con maestri cinesi.

Il testo raccoglie insomma informazioni dettagliate sui luoghi e le attività culturali, associative, artistiche, imprenditoriali dei nuovi cittadini immigrati. Vuole fare da Cicerone a italiani e stranieri nell’universo della Roma cosmopolita. Le quasi 400 pagine della guida sono suddivise per tutte le aree del mondo presenti nella Capitale: Africa, America Latina, Paesi arabi, Subcontinente indiano, Cina, Giappone, Filippine, Est europeo, più una sezione dedicata alla Roma interculturale, alla Roma ebraica e alla presenza dei Rom.

Schede descrittive corredate di indirizzi segnalano le associazioni, i centri culturali, i luoghi di culto di tutte le religioni e comunità, i corsi di lingua e di cultura, i ristoranti e le diverse gastronomie, i negozi alimentari e di artigianato. Ampio spazio è dedicato agli artisti stranieri che vivono a Roma: scrittori, musicisti, danzatori, pittori e registi, che con la loro arte costituiscono un veicolo efficace per la conoscenza delle diverse culture. Non mancano percorsi di lettura delle letterature straniere emergenti: africana, indiana, cinese, giapponese, latinoamericana, araba.

“Questa è la terza edizione di Roma multietnica – spiega Gabriella Sanna, coordinatrice del progetto e responsabile del servizio intercultura delle Biblioteche di Roma –, abbiamo realizzato la prima nel ’98 e la seconda nel 2000. Poi è nato il portale interculturale www.romamultietnica.it, che raccoglie tutti gli eventi, le iniziative e varie attività culturali delle comunità di immigrati”.

“Ma negli ultimi tempi – continua Gabriella Sanna – ci siamo trovati di fronte a tanti cambiamenti e abbiamo pensato che valesse la pena evidenziare in un’altra edizione cartacea le novità e il radicamento più maturo dei migranti e delle loro iniziative culturali. Per la prima volta sono incluse le comunità dell’Est Europa, provenienti da Romania, Polonia, Moldavia, Ucraina, anche esse descritte con le loro associazioni, chiese e negozi”.

Roma multietnica è stata curata dalla redazione del portale www.romamultietnica.it, composta da italiani e stranieri, esperti delle culture che convivono a Roma. La guida è edita da Villaggio editoriale e ha un costo di 6 euro. Si troverà anche negli scaffali delle biblioteche pubbliche, scolastiche e universitarie.

Antonia Ilinova

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