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Roma: un difensore civico per gli immigrati

Uno sportello dedicato ai nuovi cittadini per i problemi nei rapporti con l’amministrazione comunale. Irma Tobias Perez: "Spesso il nodo è la comunicazione"

ROMA – Un’iscrizione all’anagrafe, un cambio di residenza, l’inserimento nelle liste d’attesa per gli asili nido la richiesta di un certificato di idoneità alloggiativi. Sono momenti del rapporto quotidiano tra cittadini stranieri e Comune che spesso diventano problematici, come testimoniano le segnalazioni presentate in questi anni al difensore civico di Roma, l’avvocato Ottavio Marotta.

Queste segnalazioni sono cresciute parallelamente all’aumento di immigrati nella Capitale, che ormai superano quota 250mila. È così che Marotta ha deciso di aprire nei suoi uffici uno sportello dedicato ai cittadini stranieri.

"Di fronte a questa realtà prorompente bisognava colmare un vuoto e aprire uno sportello dedicato ai cittadini stranieri per avere informazioni sul funzionamento dell’amministrazione capitolina, o per segnalare disfunzioni, ritardi o abusi degli uffici pubblici" spiega il difensore civico capitolino. "Ritengo che l’integrazione culturale e sociale di persone che dalla loro patria sono venute a vivere a Roma, passi anche dalla disponibilità all’ascolto offerta dal difensore civico. I miei collaboratori, che raccolgono le istanze presentate dai cittadini, da oggi metteranno a disposizione le loro competenze anche i per i cittadini …nuovi".

Lo sportello, al quale presto si affiancherà anche un callcenter multilingua sarà aperto in via Barberini 95 ogni martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 16.30.

A coordinarlo ci penserà Irma Tobias Perez, ex consigliere aggiunto in Campidoglio, pronta a un impegno su più fronti: "Spiegheremo ai cittadini stranieri, nella loro lingua, quali sono i loro diritti e i servizi offerti dall’amministrazione, anche piccole cose, come ad esempio dove si può pagare una multa o come iscrivere un bambino all’asilo. Cercheremo poi di risolvere i problemi che nascono nel rapporto con gli uffici comunali, intervenendo in caso di abusi oppure aiutando anche chi sta dietro agli sportelli a relazionarsi meglio con gli immigrati, a capire le loro esigenze. Spesso il nodo è la comunicazione".

(29 novembre 2007)

Elvio Pasca

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