Per il sottosegretario "ci vuole realismo, per aiutare gli immigrati e mantenere al tempo stesso la pace sociale"
Roma, 18 maggio 2012 – "Anche se nell'azione del governo sono in primo piano i problemi legati alla crisi economica, non abbiamo assolutamente intenzione di dimenticare temi importanti come l'immigrazione".
Lo ha detto all'Adnkronos il Sottosegretario all'Interno Saverio Ruperto, invitato dal Cir (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e dall'Emhrn (Euromediterranean Human Rights Network) a una tavola rotonda a Roma sulle politiche italiane su migranti e richiedenti asilo.
"Le soluzioni immediate ci sono – precisa il sottosegretario – ma prima di privilegiarne una e' necessaria un'analisi razionale: la solidarieta' non basta, ci vuole realismo, per aiutare gli immigrati e mantenere al tempo stesso la pace sociale".
Sui tempi, pero', Ruperto non si sbilancia: "La mole dei flussi migratori, il numero dei richiedenti permessi di soggiorno, la crisi economica che impedisce di destinare risorse maggiori per l'accoglienza, la mancanza di posti di lavoro: un insieme di cause che rendono problematico risolvere l'attuale situazione", avverte.
"Il rischio altrimenti – prosegue Ruperto – sarebbe dare risposte affrettate e poco ragionevoli che porterebbero squilibri. Concedere altri permessi temporanei di soggiorno e riconoscere lo status di rifugiato, sarebbe uno spostare avanti il problema. Allo stesso tempo, convertire in permessi di lavoro e' irrealistico perche', l'Italia non puo' permetterselo, mancano posti di lavoro per tutti", conclude il sottosegretario.