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Sacconi: nei prossimi giorni pronto il decreto flussi 2008

"Lavoreremo su flussi compatibili con le possibilità di occupazione nel nostro Paese" ROMA, 30 ottobre 2008 – I prossimi giorni saranno decisivi per determinare i flussi d’ingresso del 2008.

E’ quanto ha spiegato stamane il ministro del welfare Maurizio Sacconi a Stranieri in Italia prima di intervenire alla presentazione del dossier della Caritas-Migrantes.

"Ne discuteremo nei prossimi giorni e faremo in modo di integrare il 2007 e il 2008 fornendo in anticipo le indicazioni per il 2009 – ha spiegato il ministro alla nostra redazione – ma è evidente che quello che sta’ accadendo nel mercato globale e putroppo anche nella nostra economia deve indurci a riflettere su flussi compatibili con le possibilità di occupazione nel nostro Paese".

"Dovremmo modulare con attenzione i flussi che potremmo accogliere nel nostro paese – ha sottolineato Sacconi – in termini compatibili con le capacità di occupazione della nostra economia e della nostra società".

Successivamente, intervenendo dal palco, il ministro ha parlato di lavoro, crisi economica e clandestinità.

Nella attuale crisi economica, gli immigrati sono ”più a rischio di perdere il lavoro” – ha detto Sacconi. "Essendo consapevoli che questa grande crisi restringe gli spazi occupazionali – ha sottolineato – dobbiamo evitare di portare nel nostro paese persone che rischiano la disoccupazione ed occuparci di coloro che gia’ sono qui. Probabilmente sono più a rischio gli immigrati di perdere il lavoro”.

Dal rapporto – ha spiegato il ministro – ”emerge che il fenomeno dell’immigrazione non è del tutto integrato e che ha una grande quota di clandestinità. Questa è la cosa che mi preoccupa di più. La repressione sarebbe, per il ministro, la premessa ”per costruire percorsi virtuosi di integrazione e di ingresso destinati ad una ragionevole integrazione. Se rinunciamo a questo, dominerà il fenomeno dei flussi subiti”. Il ministro, che non ha spiegato come avverrà questa repressione contro la clandestinità, ha inoltre sottolineato che ”è nostra intenzione rendere quanto più agevoli gli ingressi delle alte professionalità".

Il ministro è stato anche fischiato dalla platea (fra i quali immigrati, studenti, operatori del settore) che assisteva alla presentazione del dossier. Le proteste sono arrivate quando il ministro stava parlando della ”disintegrazione” e delle paure che esistono nei confronti degli immigrati (nel lavoro come negli ospedali), una situazione che per il ministro può essere aggravata dalla crisi economica. Sacconi ha dovuto interrompere l’intervento fra fischi e buuuu.

Gli organizzatori del dossier hanno quindi richiamato la platea a tenere un comportamento di ascolto. A questo punto la contestazione si è fermata e Sacconi ha detto: ”Potevo venire qui ed elogiare il rapporto e prendere qualche impegno per l’integrazione. Non rinuncio invece a parlarvi delle paure che ho. Con queste bisogna fare i conti per costruire una solida integrazione. Bisogna partire dalla realtà delle cose, per quanto ci dispiaccia”. Affermazioni che hanno sollecitato un applauso.

Stefano Camilloni

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