Roma, 26 marzo 2024 – In una morsa di accuse e sospetti, tre imprenditori salentini sono stati arrestati con l’accusa di favorire l’immigrazione clandestina di oltre 900 extracomunitari. L’operazione condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza su disposizione della magistratura leccese ha scosso il tranquillo tessuto economico della regione, svelando una rete intricata di pratiche illecite nel settore agricolo, edilizio e della ristorazione.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Lecce, avviata nei primi mesi del 2023, i tre imprenditori, residenti a Monteroni e Leverano, avrebbero messo in atto un sistema sofisticato per eludere il “Decreto Flussi” falsificando atti e documenti che attestavano assunzioni fittizie. Il modus operandi prevedeva il richiedere la somma di 1.500 euro per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, ottenendo poi dal Ministero dell’Interno il “modello informatico” che attestava l’assunzione dei migranti.
Secondo gli investigatori, questa attività illecita avrebbe permesso ai tre imprenditori di accumulare profitti per oltre 1,3 milioni di euro. In un ulteriore colpo alla legalità, uno degli arrestati avrebbe anche beneficiato del reddito di cittadinanza, ottenendo circa 20mila euro di sostegno statale, aggiungendo così un’altra dimensione scandalistica a questa intricata vicenda.
L’arresto dei tre imprenditori, sebbene concesso ai domiciliari, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema criminale che sfrutta la vulnerabilità degli immigrati per il profitto personale. L’azione delle forze dell’ordine e della magistratura ha dimostrato l’importanza di un costante monitoraggio e controllo sul rispetto delle leggi sull’immigrazione e sull’impiego regolare dei lavoratori, al fine di preservare l’integrità del tessuto economico e sociale della regione.