Roma, 26 gennaio 2023 – La Cgil Liguria ha lanciato l’allarme sulla carenza di personale nel settore sanitario, stimata sopra le 17 mila unità entro il 2030. Per far fronte a questa situazione, il segretario della Cgil Liguria, Maurizio Calà, ha proposto una campagna contro il numero chiuso in Università, per far tornare i giovani professionisti che hanno lasciato la Liguria a causa di un “ascensore sociale bloccato”, e di attingere dal “serbatoio” di professionalità dei migranti che arrivano sul territorio.
Secondo Calà, è urgente lanciare una “vertenza salute” che deve partire dai bisogni delle persone per riorganizzare e ridefinire la sanità ligure. La stima sulla carenza di personale è data dai “buchi in organico” attuali, dalle 8-9 mila persone che andranno in pensione nei prossimi dieci anni e dal personale che servirà per le nuove strutture previste dal Pnrr. Calà sostiene che “rischiamo buchi di personale drammatici, se non mettiamo da subito i soldi nei bilanci e facciamo i concorsi”.
Inoltre, Calà sottolinea che la Liguria è una regione in cui l’accesso alle cure è complicato e il rischio è che ci sia una forte privatizzazione, cosa che la Cgil si opporrà perché “una cosa è il pubblico che deve occuparsi del bene collettivo e un’altra è il privato che si occupa di guadagni”.