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Sanità. In provincia di Roma ambulatorio ostetrico riservato alle immigrate

L’assessore regionale D’Annibale: “Non rievochiamo un passato tragico”

Roma, 17 settembre 2010 – Appena fuori Roma, a Marino, nel cuore dei Castelli Romani, il polo ospedaliero San Giuseppe ha inaugurato pochi giorni fa un servizio ostetrico esclusivamente per le donne immigrate. 

Il reparto d’ostetricia, curato dal dott. Maurizio Cammaroto, spieganod all’azienda ospedaliera, agirà con finalità di “promozione e tutela della salute per le donne immigrate sin dal percorso della nascita”. 

Dal polo ospedaliero fanno sapere che il “servizio vuole agire non soltanto sul riconoscimento del diritto alla salute che oggi viene garantito dalla normativa vigente, ma sul rafforzamento di questo diritto che potremmo esprimere come  diritto d’accesso ai servizi sanitari implementando la cultura della prevenzione e della corretta informazione".

Diversa è stata invece l’analisi del consigliere regionale Pd, Tonino D’Annlibale, che ha descritto l’iniziativa come  “un ritorno ad un passato tragico” ed ha chiesto al presidente della Regione, Renata Polverini, di annullare immediatamente il reparto.
 
Nonostante le rassicurazioni dell’azienda ospedaliera sulle  inalità del servizio (tutela e prevenzione per le donne) l’assessore ritiene che  ”con questo servizio per sole donne immigrate, si torna ad un passato remoto tragico e per niente affatto in sintonia con il solidarismo cattolico e di uno stato laico".

“Non vorremmo – prosegue – che questa iniziativa stupida rappresenti lo zelo a quella cultura anti-rom per nascondere il reale scopo di chi ambisce a diventare primario non per meriti, ma per nomina”. 

Pronta la smentita dall’Asl che in una nota ha specificato come l’iniziativa sia un surplus del servizio già offerto, volto a rispondere alle esigenze della nuova demografia del territorio.

Marco Iorio
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