Il commento della FNOMCeO sul ritiro in Senato dell’emendamento 18.0.8 del DDL 733 sull’immigrazione ROMA, 11 novembre 2008 – I medici non sono obbligati a denunciare alle autorità i clandestini che vi ricorrono.
Lo rende noto la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici spiegando che dopo il parere contrario espresso dal relatore Filippo Berselli, è stato infatti ritirato la scorsa settimana dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia del Senato l’emendamento 18.0.8 del DDL 733 sull’immigrazione, così come chiesto anche dagli stessi medici.
L’emendamento prevedeva l’obbligo, per i medici delle strutture sanitarie, di segnalare alle autorità competenti gli stranieri non in regola con le norme di soggiorno che avessero accesso a tali strutture. "Ringraziamo i Presidenti e i componenti delle Commissioni interessate – ha detto il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco – per aver dato ascolto – tra le altre – anche alle nostra voce che si è levata per chiedere al Senato un ripensamento".
"Quale presidente della FNOMCeO – ha continuato Bianco – mi sento di rappresentare tutti quei medici e tutti quegli odontoiatri italiani, che nel quotidiano esercizio professionale danno un contributo al rafforzamento del tessuto sociale e civile della nostra comunità: un tale emendamento sarebbe, forse, andato proprio in senso contrario".
"La segnalazione o la denuncia alla prestazione sanitaria – ha affermato Bianco – avrebbe indotto, certamente, soggetti irregolari ad una clandestinità sanitaria pericolosa per l’individuo ma anche per l’intera collettività". "L’avere accolto queste sollecitazioni – ha concluso – è stata una scelta di grande rilevanza politica, che riflette un’apprezzabilissima assunzione di responsabilità".