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Santanchè: “Espellere i clandestini che si curano in ospedale”

L’aspirante premier espone il programma de La Destra. "La Bossi-Fini è troppo blanda" Roma – 5 marzo 2008 – "La Destra intende rivedere totalmente la legge Bossi-Fini ormai totalmente inadeguata e superata: tra le nuove misure chiederemo che i clandestini che vanno in ospedale per casi di emergenza debbano essere curati e poi espulsi immediatamente dal territorio italiano".

Così Daniela Santanché, candidata leader de La Destra, intervenuta oggi a Unomattina.

"E’ questo un modo – ha spiegato Santanché – per cominciare ad incidere sulla spesa sanitaria, per ridare l’Italia agli italiani e ovviamente a quei tanti immigrati onesti che sono in regola con le leggi della nostra nazione. Tolleranza zero verso i clandestini che ormai delinquono nelle nostre strade e hanno trasformato anche i pronto soccorso e le corsie degli ospedali in ricoveri pagati con i soldi degli italiani onesti".

Nei giorni scorsi Santanchè ha anche definito "troppo blanda" la legge Bossi-Fini. "Noi ne vogliamo una molto più dura. Non voglio vedere clandestini, il racket dell’elemosina. E’ la legge di chi lancia il sasso e nasconde la mano- aggiunge -, è falsa. A chi viene in Italia dobbiamo garantire una vita dignitosa, ma se commettono reati, che tornino a casa nelle loro patrie galere. Noi in Italia non dobbiamo mantenerli".

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