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Sassuolo. Il neo sindaco chiude la moschea

Dopo aver sospeso le lezioni di arabo, il primo cittadino del Comune modenese dice "no" al luogo di preghiera di via Cavour

Modena – 27 luglio 2009 – Sassuolo non offrirà più ne lezioni di arabo ne un luogo di preghiera per i musulmani. Dopo la chiusura della scuola di lingua araba, ”per mancanza dei requisiti di legge e d’accordo con le Istituzioni scolastiche”, il sindaco del Comune modenese Luca Caselli ha ”la ferma intenzione di chiudere a breve la moschea di via Cavour, che rappresenta a livello urbanistico un problema prioritario. In un secondo momento – ha aggiunto – abbiamo intenzione di risolvere definitivamente il problema dell’esistenza della moschea in città”.

Il primo cittadino, 36 anni, Pdl di formazione An, eletto lo scorso giugno, ne ha parlato incontrando i rappresentanti dell’Associazione marocchina di solidarietà di Sassuolo. ”Ho chiesto loro – ha reso noto Caselli dopo il colloquio – la più ampia collaborazione con le forze dell’ ordine e con il Comune nel segnalare clandestini e delinquenti che rappresentano la parte problematica della loro comunità, una parte assolutamente lontana dall’integrazione. Alle famiglie veramente integrate, poi, ho garantito tutta la collaborazione da parte del Comune”.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale aveva deciso di non proseguire l’iniziativa di insegnamento della lingua araba, che si svolgeva durante l’anno scolastico la domenica mattina all’istituto Morante. Nei prossimi giorni è annunciato un incontro ”per esaminare a fondo la problematica e recepire le osservazioni, al fine di individuare il percorso corretto per proseguire eventualmente l’iniziativa”. In quell’occasione l’assessore all’ Istruzione Antonio Orienti aveva promesso di “individuare un percorso corretto per proseguire eventualmente l’iniziativa”. Mentre il consigliere regionale Pdl Andrea Leoni contestava ”l’insegnamento di una lingua che crea più ghettizzazione e discriminazione che integrazione”.

Già in campagna elettorale Caselli aveva annunciato ”un fermo ‘no’ alla moschea, che il vecchio sindaco Graziano Pattuzzi aveva promesso a un’associazione islamica: fermo il diritto di tutti di pregare, siamo contrari al principio in base al quale ogni associazione islamica possa avere una propria moschea, che tra l’altro porterebbe a Sassuolo centinaia di fedeli anche da altre province del Nord”.
Nella moschea di via Cavour ogni venerdì si radunano circa 200 fedeli, in un locale di proprietà privata adibito a sala di culto. Comunque la soluzione su cui si lavora potrebbe essere quella di creare un unico luogo di preghiera in periferia.

a.i.

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