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Save the Children: “Non dimentichiamo l’emergenza dei minori stranieri”

In circa tre mesi, da luglio a settembre, 1.028 minori non accompagnati giunti a Lampedusa sono stati accolti in strutture temporanee che si trovano in Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Toscana.

Roma, 12 novembre 2011 –  “Sono 2.737 i minori sbarcati a Lampedusa dall’inizio dell’anno, di questi, 2.599 sono arrivati in Italia senza familiari. Molti di loro, circa 600, non hanno ancora raggiunto una destinazione definitiva e sono accolti in strutture di accoglienza temporanea (Sat)”.

Lo riferisce Save the Children commentando il nuovo arrivo di migranti, avvenuto sull’isola, dopo quasi tre mesi (l’ultimo era avvenuto il 16 agosto). Nel barcone c’era anche un bambino nato durante il viaggio che e’ stato trasferito con la sua mamma somala dal Poliambulatorio di Lampedusa all’ospedale di Agrigento.

Save the Children ha realizzato un monitoraggio delle strutture. In circa tre mesi, da luglio a settembre, 1.028 minori non accompagnati giunti a Lampedusa sono stati accolti in 24 Sat, ovvero in strutture temporanee che si trovano in Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Toscana, e che sono state identificate dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come strutture che si devono fare carico della prima accoglienza dei minori in attesa del loro trasferimento in comunita’ di alloggio definitive.

Si tratta del 40% circa del numero complessivo di minori non accompagnati arrivati a Lampedusa dall’inizio del 2011. Sono 589 i minori stati trasferiti nelle strutture di transito solo dopo aver passato almeno 20 giorni a Lampedusa, tra di essi alcuni (42) hanno atteso il trasferimento sull’isola per piu’ di 50 giorni.

La maggior parte dei minori non accompagnati trasferiti da Lampedusa nelle Sat – informa ancora Save the Children – proviene dalla Libia ed e’ originaria di Paesi dell’Africa sub sahariana. Al 30 settembre 2011, tuttavia, il 63% circa dei minori ivi trasferiti (pari a 686) e’ tuttora in attesa di essere collocato in comunita’ definitive. Il 10% (106 minori) e’ fuggito dalle Sat dove era stato collocato, in Campania (30), Calabria (26) e Sicilia (50). Il monitoraggio e’ stato svolto da 3 team di consulenti legali e mediatori culturali nell’ambito del progetto Praesidium, in convenzione con il Ministero dell’Interno.

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