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Save the Children: urgente appello per una riforma della cittadinanza attraverso lo Ius Scholae

Roma, 26 agosto 2024- L’attuale legge sulla cittadinanza italiana, risalente a 30 anni fa, non rispecchia più la realtà sociale del Paese. Questa è la preoccupazione sollevata da Raffaella Milano, direttrice della ricerca di Save the Children, in un appello accorato affinché la politica italiana non deluda ulteriormente migliaia di giovani nati e cresciuti in Italia, ma che non possono ancora definirsi cittadini italiani a tutti gli effetti.

Secondo Milano, l’urgenza di una riforma che riconosca il diritto alla cittadinanza attraverso lo Ius Scholae è ormai evidente e non può essere più rimandata. “È sempre più necessaria una riforma che faccia bene al Paese, ai comuni, alle scuole, a tutti coloro che vengono direttamente in contatto con la realtà di questi ragazzi e ragazze che si sentono italiani, ma che scoprono di non esserlo quando si trovano di fronte a barriere burocratiche o legali,” spiega Milano su Repubblica. Un sistema legislativo così antiquato ha conseguenze pratiche dirette su questi giovani, ma anche impatti profondi sulla loro identità e sul loro senso di appartenenza.

Identità in crisi e fuga dei cervelli

Il mancato riconoscimento della cittadinanza non è solo una questione burocratica, ma ha ripercussioni importanti sulla costruzione dell’identità di questi giovani. Milano sottolinea come il non sentirsi pienamente cittadini influenzi negativamente il senso di appartenenza alla comunità e le aspirazioni future. La mancanza di prospettive in Italia, aggravata dall’incertezza sulla propria identità legale, spinge molti di questi ragazzi a cercare opportunità all’estero. “È noto che molti adolescenti pensano al futuro fuori dall’Italia, e questo fenomeno è particolarmente accentuato tra i minori di seconda generazione,” afferma Milano. Un dato preoccupante, che potrebbe alimentare una nuova forma di fuga di cervelli, un esodo di talenti che il Paese non può permettersi di perdere.

Un Paese più avanti della politica

Nonostante l’apparente divisione politica sul tema, Milano ritiene che l’opinione pubblica sia pronta a sostenere una riforma della cittadinanza. “Non credo che come Paese siamo così divisi su questo tema,” commenta. Tuttavia, la politica sembra essere rimasta indietro, incapace di cogliere la reale portata del problema. Save the Children ha lanciato una petizione affinché il Parlamento torni a discutere di una riforma necessaria, e Milano esorta le istituzioni a non lasciare che questa diventi l’ennesima promessa infranta.

Ius Soli o Ius Scholae: verso una convergenza?

In merito al dibattito tra Ius Soli e Ius Scholae, Milano sostiene la necessità di una convergenza. “Anche un accordo sullo Ius Scholae sarebbe un primo passo,” afferma. L’importante, secondo Milano, è che si arrivi a una riforma che riconosca finalmente i diritti di questi giovani, garantendo loro la cittadinanza italiana e un futuro più sicuro nel Paese in cui sono cresciuti.

Il tempo delle parole è finito. È giunto il momento di agire, per il bene di questi ragazzi e per il futuro dell’Italia.

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