Roma,4 aprile 2016 – “L’accoglienza e’ la parola d’ordine: so che sembra superficiale. Allora cerco di essere concreto. Io sono nato a Napoli e ho una formazione meridionalista. Il mio sud Italia e’ praticamente dissanguato, per usare una metafora di Gennaro , vanno via tutti”.
Lo ha detto lo scrittore e giornalista, Roberto Saviano a Sky TG24 parlando di emergenza immigrati. “Io non ho piu’ amici che stanno al sud – ha detto – quelli che stanno al sud ci sono perché boh, o perché hanno avuto un aiuto dalla famiglia o hanno il negozio del padre o galleggiano con la pensione dei nonni. Ma chiunque voglia fare cose va via dal sud tranne rarissime eccezioni. Ebbene, il sud puo’ essere il vero territorio dove accogliere flussi di migranti. Detto cosi’ sembra facile, so che e’ una cosa complessa pero’ so che intere citta’ potrebbero rinascere. Intere zone della Campania sono quasi vuote, la Lucania, nella Calabria li’ potrebbero arrivare comunita’ migranti”.
“C’e’ un esperimento molto complesso – ha spiegato lo scrittore – e ha avuto anche problemi criminali ad esempio Castel Volturno, sulla costa casertana, una citta’ che ormai e’ africana che ha una forte presenza criminale della mafia nigeriana ma anche una vita quotidiana di lavoratori africani entusiasmante. Se si investisse bene in questi ambiti quella sarebbe ad esempio la prima citta’ africana d’Europa”. “E quello che voglio dire – ha concluso – e’ che l’unica possibilita’ per interrompere il rapporto tra cultura migrante, mondo migrante e aspirazioni radicali e’ l’accoglienza, la comprensione, il dibattito per farlo devi creare lavoro, per creare lavoro devi dare spazio e quello spazio noi ce l’abbiamo nel sud Italia”.