Roma, 24 aprile 2017 – Roberto Saviano replica polemicamente a Luigi Di Maio (M5S) che lo ha accusato di ipocrisia a proposito delle polemiche sui “taxi” del Mediterraneo e sul ruolo delle Ong che soccorrono i migranti in mare.
“Luigi Di Maio – dice lo scrittore – mi accusa senza mezzi termini di essere corresponsabile, con il mio ‘buonismo’, dei crimini commessi sulla pelle dei migranti. Mi associa di fatto al Pd e al suo coinvolgimento in Mafia Capitale, perché di questo tratta Mafia Capitale: del business sui rifugiati, di cui mi sono occupato tra i primi attirando, inutile dirlo, l’ira del Pd”.
“Se fossi uno di loro, un grillino o un piddino, lo querelerei. Ma non mi interessa – spiega Saviano – la politica politicante, dunque non lo farò. Quello che è certo è che Di Maio, con il suo intransigente ‘cattivismo’, parla e compiace, in breve cerca i voti, di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet (o era il Venezuela?)”, conclude, ricordando una celebre gaffe dell’esponente stellato.