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Saya: “Cacciamo gli immigrati e confischiamo i loro beni”

Nel programma del partito nazionalista italiano, il blocco dell’immigrazione e la cacciata degli stranieri  che sono già in Italia. Il Pd: “Governo intervenga”

Roma – 22 agosto 2011 – “Vogliamo ripulire l’Italia”, proclama via internet Gaetano Antonio Maria Saya, capo del Partito Nazionalista Italiano, che ha lanciato nei giorni scorsi una campagna per la creazione di “legioni per la sicurezza e la difesa della patria”, in vista di un’adunata a Genova prevista per settembre.

Saya, salito negli scorsi anni agli onori delle cronache per aver creato una sorta di polizia parallela, inserisce la lotta all’immigrazione tra i primi punti del programma. “Tutti i nuovi italiani, non cittadini, così classificati dal nostro diritto costituzionale dovranno lasciare il territorio nazionale” dice.

Con un piglio che ricorda Augusto Pinochet, Charlie Chaplin e il sergente Garcia di Zorro, Saya spiega anche che gli immigrati dovranno partire a tasche vuote. “I loro beni – assicura – saranno sequestrati e presi in custodia dallo Stato quindi affidati ai cittadini italiani”.

Il concetto è ribadito nel programma del Partito Nazionalista. Dove ci si ripromette di “impedire ogni nuova immigrazione di non italiani” e di “costringere tutti i non italiani immigrati in Italia sopo il 31 dicembre 1977 a lasciare il territorio nazionale”.

Intanto Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza e Difesa del Partito Democratico, chiede che il governo intervenga per impedire la diffusione di idee che incitano all’odio razziale.  Il Pd chiedera’ al governo con ”un’interrogazione urgente di compiere atti concreti”.

“Ovviamente – dice Fiano – quando si tratta di questo personaggio e’ difficile saper selezionare tra le sue idee, quelle che richiamano la farsa e le notizie che invece ci preoccupano perché emblematiche di una cultura fascista, violenta e razzista”.

Elvio Pasca

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