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Sbai (Pdl): “Sanatoria per chi lavora, il governo si muova”

“Serve un decreto urgente. Riccardi dice di essere vicino agli immigrati e ai poveri? Passi dalle parole ai fatti”

Roma – 19 giugno 2012 – “Non era necessario che il Ministro dell’Integrazione ci ricordasse quanto sono importanti gli immigrati in Italia. Il loro ruolo è ben presente nella mente di chi, come noi, li incontra tutti i giorni e ne conosce bene difficoltà e voglia di essere parte di questo Paese. Essere al Governo, come tecnico che si dice libero da condizionamenti politici, implica fatti e non parole. Se non ora quando?”

Così la deputata del Popolo delle Libertà Souad Sbai commenta le parole del Ministro Andrea Riccardi agli stati generali degli “Amici dei poveri” a Napoli.

“Credo, con tutta franchezza, che essere vicini agli immigrati e parlare di aiuto ai poveri, significhi voler e saper agire in tal senso. Da un Ministro che si occupa di Integrazione – dice Sbai – mi aspetterei piuttosto un decreto urgente di sanatoria generale per chi lavora e collabora in questo Paese, vivendo purtroppo nella clandestinità. Sanatoria, peraltro, che era nei piani del Governo precedente e che quindi occorrerebbe solo riprendere e mettere in campo”.

“Parlare di vicinanza a chi soffre e dare delle vuote pacche sulle spalle agli immigrati che sono sotto la soglia della povertà è un esercizio di stile che non dà né lavoro né salute. Essere poveri significa spesso anche entrare nella sfera della criminalità per sopravvivere, cosa che coinvolge stranieri e italiani, loro malgrado. E non certo se ne esce con parole di circostanza” aggiunge la deputata del Pdl.

“Quindi, caro Ministro, basta parole, aspettiamo i fatti. I tecnici – conclude Sbai – sono fra di noi per salvare il Paese, se non ricordo male. Gli immigrati ne fanno parte, oppure sono ancora strumento di propaganda ormai dejavù?”

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