Il ministro dell’Interno alla Camera: “Fenomeno che interroga le nostre coscienze. Accordi di cooperazione hanno fatto calare gli arrivi, 60 mila nel 2011, 8 mila quest’anno”
Roma – 12 settembre 2012 – Secondo il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, cooperazione con i paesi d’origine e di transito e sostegno da parte dell’Unione Europea sono ingredienti fondamentali per contrastare gli sbarchi. Un obiettivo che va perseguito con rigore, senza però perdere di vista il rispetto dei diritti umani.
A causa della “particolare esposizione delle nostre coste ai flussi migratori illegali”, “l’attenzione è sempre ai massimi livelli” ha assicurato oggi Cancellieri rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord alla Camera. Per questo “sono stati consolidati i rapporti con i Paesi costieri del nord Africa, in particolare con la Tunisia e la Libia, con i quali si sta dialogando per riuscire a coniugare la maggiore efficienza nel controllo delle frontiere con il rispetto dei diritti umani”. E c’è anche un costante monitoraggio “dei migranti provenienti dalla Siria, nonostante le difficoltà ad instaurare una fattiva forma di dialogo con tale Paese”.
Cancellieri ritiene che c’è proprio la “crescente cooperazione offerta dai Paesi di origine o di transito” dietro il calo degli sbarchi. “Il dato numerico – ha sottolineato la titolare del Viminale – attesta inconfutabilmente, se solo si pensa che rispetto ai quasi 60 mila ingressi avvenuti l’anno scorso l’entità degli arrivi nello stesso periodo si è ridotta a poco più di 8 mila stranieri”.
“La tragedia consumatasi nelle acque di Lampedusa lo scorso 6 settembre – ha aggiunto il ministro dell’interno – conferma tuttavia che ci troviamo di fronte ad un fenomeno che non può non interrogare le nostre coscienze e spingerci ad osservare una linea di azione che tenga conto dell’esigenza di rigore come di quella umanitaria”.
Serve, anche l’aiuto dell’Ue. “Gli Stati europei devono adoperarsi nel modo più consapevole possibile per realizzare politiche comuni in grado di fronteggiare un fenomeno epocale che vede il nostro Paese in una situazione di particolare esposizione” ha aggiunto Cancellieri, annunciando che porterà questo tema anche al prossimo consiglio dei ministri dell’interno europei.