"Gli ultimi arrivi incideranno pesantemente sul gia' congestionato sistema di accoglienza. L'ampliamento dei posti Sprar e l'affidamento dei migranti alle Prefetture da soli non bastano"
Roma – 17 giugno 2014 – ''Lo scorso 10 giugno il Ministro dell'Interno ha annunciato l'avvio di un piano straordinario per l'accoglienza. Intanto i migranti saranno affidati alle Prefetture secondo il criterio della popolazione residente in ciascuna regione. Ma il sistema e' gia' saturo: nel 2012 le persone accolte dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) superavano di 2 volte e mezza i posti disponibili. La stessa situazione riguarda i centri di accoglienza a maggio 2014: oltre 10 mila persone ospitate contro una capienza di 8.500 posti''.
Lo spiega la Fondazione Leone Moressa sottolineando che secondo i dati del Ministero dell'Interno (aggiornati al 19 maggio) gli sbarchi di migranti sulle nostre coste hanno gia' superato quota 38 mila, circa 9 volte in piu' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Considerando che gli sbarchi sono continuati (intensificandosi ulteriormente) anche nelle prime due settimane di giugno, probabilmente in meno di sei mesi si e' gia' superata la quota complessiva di sbarchi del 2013 (43 mila) e si puo' prevedere il raggiungimento del picco massimo del 2011 (63 mila), anno dell'''emergenza Nordafrica''.
''Considerando il sovraffollamento del sistema di accoglienza e che nei primi sei mesi dell'anno il flusso di migranti ha gia' raggiunto i livelli dell'anno precedente, possiamo ipotizzare nei prossimi mesi un sempre piu' intenso coinvolgimento delle strutture territoriali''.
Utilizzando il criterio di ripartizione regionale in base alla popolazione residente, gia' utilizzato dal Ministero dell'Interno nel 2011 (''emergenza Nordafrica''), la Fondazione Leone Moressa stima l'impatto sul territorio nazionale dei 38 mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2014, che rappresentano quasi l'1% degli stranieri regolari residenti in Italia.
Calcolando un coefficiente dato dal rapporto fra la popolazione residente in ciascuna regione e la popolazione nazionale, si puo' stimare un'incidenza maggiore rispetto alla popolazione straniera nelle regioni del Sud: Sardegna (2,9%), Puglia (2,7%) e Basilicata (2,5%). Nelle regioni del Nord, dove invece la presenza di stranieri e' maggiore, l'incidenza dei profughi sara' minore: 0,6% in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa ''pur rappresentando meno dell'1% della popolazione straniera residente in Italia, i migranti sbarcati sulle nostre coste nelle ultime settimane incideranno pesantemente sul gia' congestionato sistema di accoglienza del nostro Paese. Considerando le condizioni di instabilita' politica e di conflitto in molti Paesi africani e mediterranei, si prevede che l'afflusso di migranti sulle nostre coste sia destinato ad aumentare. L'ampliamento dei posti Sprar e l'affidamento dei migranti alle Prefetture da soli non bastano a garantire l'accoglienza di profughi e richiedenti asilo''.